Lievito Madre: come farlo e conservarlo per sempre

Nel momento in cui parliamo di lievito madre, facciamo riferimento a un elemento molto importante all’interno della cucina italiana che possiamo creare praticamente da zero. Ma cosa serve in realtà per dar vita a un ingrediente così fondamentale?
Sicuramente, nella preparazione di numerose pietanze lievitate, vi sarà già capitato di leggere lievito madre come ingrediente, il quale è necessario per ottenere una perfetta lavorazione del nostro piatto di riferimento, con risultati eccellenti.
Infatti, è necessario ricordare che il lievito madre è fondamentale per innescare la lievitazione dei prodotti di riferimento, proprio come il lievito di birra che abitualmente utilizziamo in cucina o qualsiasi altro lievito secco.
Tenete bene in mente, però, che nel momento in cui decidiamo di utilizzare il lievito madre, non possiamo aggiungere altri ingredienti responsabili della lievitazione.
Quanto detto è necessario perché nella pasta con lievito madre troviamo moltissimi microrganismi importanti per la nostra salute che agiscono sull’impasto, mentre il lievito di birra, ad esempio, è solo un lievito.
La ricetta per prepararlo
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, dunque, il lievito madre è davvero molto importante nelle nostre ricette, tenendo conto dei tanti benefici che derivano dal suo utilizzo. Come spiegato in precedenza, grazie ai suoi microrganismi, è un toccasana per il corpo e al tempo stesso ci permette di dare gusto e aroma alla ricetta. È un miglioratore naturale della pietanza ed è anche molto semplice da digerire.
Come reso noto da finedininglovers.it, Miriam La Torre, chef e patron del Capperi Restaurant Lounge, rivela che per preparare il lievito madre gli ingredienti che ci serviranno sono solo i seguenti: “In genere si mescolano 100 g di acqua e uno starter con miele, yogurt o uva passa (io uso quest’ultima, bastano 85 g), che aiutano nella fermentazione dell’acqua“.
Inoltre, la stessa chef consiglia anche di utilizzare un miele aromatizzato, come quello di castagno, oppure un altro tipo a seconda del retrogusto che vogliamo dare al lievito.

Preparare il lievito madre in poche semplici mosse
Dopo aver unito i nostri ingredienti, come consiglia la chef, dobbiamo conservare il tutto all’interno di un contenitore con chiusura ermetica, dove lasceremo agire la fermentazione per circa cinque o sei giorni. Trascorso il tempo necessario, si prende l’acqua fermentata e si mescola con ulteriori 100 g di farina. A questo punto, si lascia lievitare il recipiente aperto e, quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume, si ripete lo stesso procedimento, sempre con altra acqua fermentata, per altre due o tre volte.
In questo frangente, si procede anche al “rinfresco del lievito madre“, un’operazione che si ripete almeno una volta al giorno, prelevando 100 g di lievito e aggiungendo 100 g di farina e 100 g di acqua. Un altro dettaglio molto importante, come suggerisce Miriam La Torre, è conservare il lievito in una caraffa aperta in frigorifero a una temperatura di 4 o 5 gradi: “Attenzione, però: ogni giorno, dopo il rinfresco, è necessario aspettare che parta la nuova lievitazione per poi riporre tutto in frigorifero per la conservazione“.
Una volta che abbiamo effettuato queste operazioni, possiamo utilizzare il lievito madre per la preparazione del pane fatto in casa, ad esempio, aggiungendone un po’ alla volta e prestando molta attenzione ai tempi di lievitazione, perché in questo caso specifico l’impasto richiederà un po’ più di tempo per avviare la lievitazione.