Olive nere: se sapessi come le colorano, ci penseresti due volte a comprarle | Cosa ha rivelato lo studio
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Una notizia sconvolgente si è diffusa nelle ultime settimane riguardo a un alimento che molto spesso troviamo sulle nostre tavole, le olive nere. Ciò che ti lascerà senza parole è il modo in cui vengono colorate.
Nel momento in cui parliamo delle olive nere, infatti, facciamo riferimento a un alimento molto comune che si trova nelle tavole degli italiani in varie forme: sott’olio, in salamoia o persino come paté.
Peccato, però, che quando parliamo delle olive nere, crediamo di conoscere bene questo alimento, ma a quanto pare non è proprio così, dato che sono state oggetto di indagini e studi scientifici.
Iniziamo dicendo che le olive nere dovrebbero essere il risultato di un processo naturale, in quanto dovrebbero semplicemente maturare più a lungo sugli alberi.
Questo non è del tutto errato, in quanto le olive, lasciate maturare naturalmente, perderanno il loro classico colore verde e diventeranno più scure. Tuttavia, non diventeranno esattamente nere come quelle che consumiamo.
Come si colorano le olive nere?
Questa è una domanda che probabilmente molti consumatori non si sono mai posti, credendo erroneamente che si tratti di un processo naturale come spiegato precedentemente. Eppure, a intervenire sulla questione è stato ancora una volta il portale GreenMe, che ha fatto riferimento a un’indagine effettuata nel 2015 dal Centro Tutela Consumatori Utenti su 15 confezioni di olive nere, alcune delle quali vendute nei negozi biologici.
In quell’occasione, ciò che è emerso è un dato molto allarmante: 12 confezioni su 15 contenevano glutammato ferroso, indicato sull’etichetta con la sigla E579. Così facendo, insieme al sale, si ottiene una reazione con l’ossigeno che conferisce il colore nero brillante che tutti conosciamo. L’indagine, condotta successivamente anche dal team di esperti di Salvagente, ha portato a risultati che lasceranno i consumatori senza parole.
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Olive nere: pensaci due volte prima di comprarle…
Salvagente ha analizzato altre 15 marche di olive nere, tra cui: Almaerde Bio, Olive nere Peranzana Bio denocciolate, Carrefour Classico Lime nere denocciolate, Conad olive nere snocciolate in salamoia, Consilia olive nere denocciolate, Coop olive nere Cacerana snocciolate, Coop Spessotti olive nere senza nocciolo, D’Amico olive nere snocciolate in salamoia, Esselunga olive nere denocciolate in salamoia, La Selva olive nere denocciolate bio, Naturasì Biorganica Italia olive nere denocciolate, Neri olive nere snocciolate, Ponti olive nere snocciolate, Saclà olive nere e Todis Bontà dell’Orto olive nere a rondelle.
Durante l’attento esame, è emerso che 12 delle 15 confezioni analizzate sono state sottoposte al trattamento chimico precedentemente descritto. Infatti, sono davvero poche le olive nere che non sono trattate chimicamente, e che invece seguono un processo biologico. È necessario ricordare che per avere certezza delle informazioni di cui stiamo parlando, dobbiamo sempre controllare l’etichetta delle olive che stiamo per acquistare. In particolare, bisogna cercare la presenza di glutammato ferroso, lattato di ferro e i codici E579 ed E585, che indicano che le olive sono state sottoposte a un trattamento per ottenere un colore più scuro.