Bevi uno Spritz e finisci all’ospedale: cosa accade al tuo corpo
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Non è solo l’abuso di alcool a provocare gravi danni alla salute: c’è anche un altro ingrediente presente nei cocktail che mette a rischio.
L’abitudine di fare un aperitivo dopo una giornata di lavoro è molto diffusa: secondo i dati di CGA by NIQ e Federvini riferiti al 2024, un italiano su due se ne concede uno almeno una volta a settimana.
Il mercato attorno a questa usanza è cresciuto in maniera esponenziale e, stando a quanto riportato dagli esperti del settore, molti dei consumatori scelgono di degustare alcuni cibi accompagnandoli con cocktail alcolici.
Il 48 per cento degli appassionati di aperitivo opta per il classico spritz, mentre il 32 per cento scegli le bollicine seguito, poi, dal 26 per cento che gradisce altri cocktail.
Oltre a moderare l’uso di alcolici, tuttavia, i consumatori dovrebbero stare ben attenti: bere un drink potrebbe mandare in ospedale.
Spritz, perché fa male
Sebbene il consumo di uno spritz di tanto in tanto possa non creare gravi danni all’organismo poiché rappresenta semplicemente un momento di svago e relax, una sorta di pausa dalla frenesia quotidiana, tutti sanno quanto l’uso eccessivo di alcool possa creare gravi danni alla salute. Come riportato sul sito del Ministero della Salute, l’alcool – se consumato in dosi massicce e per lungo tempo – può provocare “danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello”.
Ma non è tutto: se lo spritz o i cocktail in generale contengono un ingrediente ricco di batteri, possono creare dei disturbi importanti che costringono ad andare in ospedale. Com’è noto, infatti, gran parte degli alcolici viene servita accompagnata da ghiaccio, ed è proprio quest’ultimo che può giocare un ruolo importante: se contaminato da batteri può provocare danni importanti, in particolar modo alle persone più fragili.
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Attenzione a questo ingrediente
Nel mese di gennaio 2025 è stata richiamata dal Ministero della Salute una partita di ghiaccio tritato destinato alla produzione di cocktail a causa di una conta batterica che superava i limiti previsti. Batteri come Escherichia coli, batteri coliformi ed enterococchi, sopravvivono perfettamente alle basse temperature come quella del ghiaccio così, nel momento in cui inizia a sciogliersi, i batteri finiscono nelle bevande e nel cibo.
I sintomi di chi ha contratto questi corpi estranei spaziano da gastroenteriti lievi accompagnate da febbre e malessere, fino a conseguenze che possono provocare il ricovero nel caso di soggetti più fragili. Le fonti di contaminazione sono diverse, ma la più comune è l’acqua che viene usata per la produzione di ghiaccio per cocktail. I batteri possono essere presenti anche negli strumenti usati per i drink o all’interno dei frigoriferi provvisti di preparatore automatico di ghiaccio.