Carlo Cracco, l’incendio terribile ha distrutto tutto: ha perso tutto ormai | La fine di una grande passione

Lo chef, ex volto di MasterChef, vittima di un incendio che gli ha portato via qualunque cosa: l’incidente drammatico.

Volto del piccolo schermo, prima con MasterChef e poi con Dinner Club, Carlo Cracco è anche uno degli chef più amati e conosciuti.

All’inizio della sua carriera è stato impegnato nelle cucine di alcuni dei più famosi ristoranti, ma ha conosciuto la grande popolarità quando il mondo della televisione lo ha voluto per il cooking show di Sky Uno.

Grande conoscitore della tradizione culinaria italiana, Carlo Cracco ha iniziato a destreggiarsi tra impegni ai fornelli e in tv riuscendo a non abbandonare mai la sua prima – grande – passione.

Eppure, la carriera dello chef è stata costellata non solo di successi, ma anche di eventi drammatici che lo hanno segnato, ma che lo hanno anche spinto ad intraprendere nuove esperienze.

Carlo Cracco, il successo grazie a MasterChef

Carlo Cracco è stato uno dei primi giudici di MasterChef quando il cooking show era ancora agli inizi e non si immaginava che potesse raggiungere un tale successo. Dopo ben sei edizioni che gli hanno regalato la popolarità, però, Carlo Cracco ha preferito abbandonare il programma ammettendo di essere arrivato ad un momento in cui il ruolo di giudice non riusciva più a farlo sentire a proprio agio.

È iniziata, così, la sua avventura con un altro show che coniuga cibo, viaggi e intrattenimento – Dinner Club su Prime Video – mentre ha continuato parallelamente a portare avanti la sua attività di chef aprendo il noto ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Ma, oltre al cibo, una delle più grandi passioni di Cracco è il vino e, proprio ad esso, ha voluto dedicare una parte della sua carriera acquistando insieme alla moglie nel 2019 un’azienda agricola a Santarcangelo dai cui vigneti sono nate tre etichette di vini, due bianchi e uno rosso.

Carlo Cracco e l’incendio doloroso

La scelta di dedicare una parte della sua vita al vino, una delle sue più grandi passioni, nasce anche dall’incendio che ha coinvolto Carlo Cracco quando lavorava a Firenze, presso l’Enoteca Pinchiorri. In una intervista per il Corriere della Sera, ha raccontato di essersi trovato di fronte alla fiamme e di non aver esitato, nemmeno per un attimo, a salvare alcune delle bottiglie di vino più pregiate.

“Bruciava tutto. Ho messo in salvo quante più bottiglie potevo. Anche una magnum di Montevertine, Le Pergole Torte del 1981 – ha ricordato lui – . Giorgio Pinchiorri me l’ha regalata come ricompensa. È ancora qui, mi segue”.