Tonno in scatola, superi questa quantità e rischi danni all’udito serissimi: gli otorini tentano di mettere tutti in guardia
Il tonno in scatola va consumato con moderazione: ecco quali sono i possibili rischi legati a questo alimento di uso comune per la salute in generale, ma soprattutto per l’udito.
Il tonno in scatola è un protagonista indiscusso delle cucine italiane grazie alla sua versatilità e al suo valore nutrizionale. È ricco di proteine, omega-3 e povero di grassi e si conferma quotidianamente un alleato per chi segue una dieta sana.
Come molti alimenti, soprattutto quelli confezionati, il consumo eccessivo può trasformarlo in un potenziale nemico per la salute: gli esperti raccomandano di limitarne l’assunzione per evitare rischi nascosti.
Secondo le linee guida degli specialisti, il consumo di tonno in scatola dovrebbe essere moderato. Si consiglia di non superare una porzione settimanale di 50-100 grammi, soprattutto per le donne in gravidanza, i bambini e coloro che già seguono una dieta ricca di pesce.
Il motivo di questa prudenza è legato alla possibile presenza di sostanze dannose che, accumulate nel tempo, possono compromettere il benessere fisico: ecco di quali sostanze si tratta e come evitare di restarne contaminati.
L’accumulo di mercurio nel tonno in scatola e i rischi per la salute
Il mercurio è uno dei principali motivi di allarme per chi consuma regolarmente tonno in scatola. Si tratta di un metallo pesante che si accumula nei tessuti dei grandi pesci predatori. Una volta ingerito, il mercurio può danneggiare il sistema nervoso e alterare la funzionalità di alcuni organi. I danni all’udito sono tra i più preoccupanti: l’esposizione prolungata può portare a ipoacusia, difficoltà nella percezione dei suoni e, nei casi estremi, alla sordità.
Il metilmercurio, la forma più tossica di questo metallo, può avere effetti cumulativi, agendo silenziosamente sull’organismo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea come anche piccole quantità ingerite regolarmente possano rappresentare un rischio a lungo termine.
Come consumare tonno evitando i rischi legati alle sostanze tossiche
Consumare tonno in scatola in sicurezza è possibile seguendo alcune semplici regole. La prima è la moderazione: limitare le porzioni settimanali e alternare con pesci a basso contenuto di mercurio, come sgombri o alici. È consigliabile anche scegliere marchi affidabili che garantiscono controlli rigorosi sulla presenza di metalli pesanti.
Particolare attenzione va riservata alle donne in gravidanza e ai bambini, i cui sistemi nervosi sono più vulnerabili. In questi casi è preferibile ridurre ulteriormente l’assunzione di tonno, optando per altre fonti proteiche. Infine, è consigliabile monitorare attentamente eventuali sintomi come difficoltà di udito o vertigini per prevenire conseguenze più gravi.