Cozze, a Natale tutti vogliono mangiarle ma nessuno sa che queste sono altamente nocive: contengono un ‘batterio mangia intestino’
Tra i piatti natalizi per eccellenza ci sono le cozze, ma questo Natale bisogna fare attenzione a quali acquistare: il rischio è dietro l’angolo.
Le cozze, note anche come mitili, sono un ingrediente immancabile sulle tavole italiane durante le festività natalizie. La loro versatilità in cucina le rende protagoniste di numerose ricette tradizionali, soprattutto nelle regioni costiere come la Campania.
Durante il periodo natalizio, le cozze sono spesso utilizzate in piatti tipici come la zuppa di cozze napoletana, preparata con pomodoro, aglio e prezzemolo.
Sulla tavola delle festività spiccano anche le cozze gratinate: secondo questa ricetta i molluschi vengono ricoperti con un mix di pangrattato, aglio e prezzemolo, poi cotti al forno fino a ottenere una crosta dorata e croccante.
In alcune regioni si usano anche le cozze per arricchire primi piatti, come la pasta allo scoglio o il risotto ai frutti di mare. Queste pietanze non solo arricchiscono la tavola, ma simboleggiano il legame con le tradizioni familiari e culturali che si tramandano di generazione in generazione.
Cozze per Natale: attenzione alla scelta
Quando si acquistano le cozze da cucinare a Natale bisogna, però, fare molta attenzione e prendere le misure necessarie per ridurre il rischio di possibili infezioni. Prima di tutto è sempre consigliabile affidarsi a rivenditori di fiducia, che possono garantirci l’etichettatura e la provenienza del prodotto in modo affidabile.
Inoltre bisogna evitare assolutamente di consumare cozze crude: durante la fase di cottura, infatti, si eliminano molti patogeni presenti. E, naturalmente, è necessario prestare attenzione alle allerte sanitarie e ai richiami di prodotti comunicati dalle autorità competenti.
Rischio Escherichia coli: l’allarme del Ministero della Salute sulle cozze
Recentemente, il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di cozze a marchio Mitili Olbia, a causa di una contaminazione da Escherichia coli oltre i limiti normativi. Il prodotto interessato è venduto in retine da 2 kg con il numero di lotto B5/10/12/24 e data di confezionamento 10/12/2024. L’azienda produttrice, Arsellatori e Mitilicoltori Olbiesi Snc, ha raccomandato di non consumare le cozze di questo lotto e di restituirle al punto vendita d’acquisto.
L’Escherichia coli è un batterio che può causare infezioni gastrointestinali con sintomi quali dolore addominale, diarrea, nausea, vomito e febbre. In alcuni casi, l’infezione può portare a complicazioni più gravi, specialmente in individui con un sistema immunitario compromesso. È fondamentale, quindi, prestare attenzione alla provenienza e alla conservazione delle cozze, assicurandosi di acquistare prodotti da fonti affidabili e di rispettare le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie.