Baccalà, stasera al cenone scartalo: è dannoso per il cuore | Tutti pensano sia salutare ma non è affatto così
Il baccalà è un classico immancabile sulle tavole italiane durante le festività natalizie, ma il suo consumo eccessivo può rappresentare un rischio per la salute cardiovascolare.
Il baccalà è uno dei piatti simbolo della Vigilia di Natale in molte regioni italiane: fritto, mantecato o al forno, questo alimento, con la sua consistenza unica e il sapore intenso, si presta a numerose ricette.
La sua diffusione risale al XV secolo, quando le tecniche di conservazione permettevano di trasportare il merluzzo dalle fredde acque del Nord Europa fino alle coste del Mediterraneo.
Il baccalà prende vita grazie a un processo di salatura accurato che lo distingue dallo stoccafisso. Si utilizza il merluzzo grigio nordico (Gadus macrocephalus), pescato in acque fredde, dissanguato e pulito direttamente a bordo dei pescherecci.
Dopo essere stato lavato, il pesce viene coperto di sale grosso e lasciato riposare in casse per circa tre settimane.
Il profilo nutrizionale del baccalà dopo il processo di salatura
Il baccalà è una fonte preziosa di proteine ad alto valore biologico e di grassi polinsaturi Omega-3, noti per i loro effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Contiene inoltre vitamine A, E e del gruppo B, essenziali per il metabolismo e la salute visiva, insieme a minerali come magnesio, potassio e fosforo, che contribuiscono al benessere di muscoli e ossa.
Gli Omega-3 presenti nel baccalà aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e a prevenire l’accumulo di grassi nelle arterie, abbassando il rischio di infarti e ictus.
Baccalà a Natale: attenzione all’elevato contenuto di sodio
Questo alimento che si ottiene dal processo di salatura, però, presenta un contenuto di sodio che supera il 18%, elemento fondamentale per la conservazione ma potenzialmente dannoso per il cuore. L’eccesso di sodio può avere l’effetto opposto, favorendo l’aumento della pressione arteriosa e causando stress al cuore. Per questo motivo, è fondamentale consumarlo con moderazione, specialmente durante periodi festivi, quando l’alimentazione tende a essere più ricca e meno equilibrata.
Oltre ai rischi legati al sodio, il baccalà è da evitare in caso di intolleranza all’istamina, una condizione non rara che può causare reazioni allergiche importanti. Inoltre, chi soffre di patologie renali o cardiovascolari dovrebbe consultare un medico prima di includerlo nella dieta. Durante le feste natalizie può essere preparato in modi diversi, dalla frittura dorata alle ricette al forno con patate o in umido con pomodoro e olive, è apprezzato per il gusto deciso e la versatilità, ma bisogna fare attenzione alla salute, evitando di esagerare.