Patate dolci, mangiale così e i tuoi reni si riempiono di calcoli: soffri come un cane poi | I medici provano a dirlo da una vita
Se le patate rientrano tra i tuberi maggiormente presenti in tavola, le patate dolci – o batate o patate americane –devono essere consumate con parsimonia.
Queste ultime, appartenenti alla famiglia delle radici tuberose, hanno pochissimo in comune con i tuberi più tradizionali e ampiamente conosciuti in tutto il mondo.
Le patate dolci, infatti, hanno un sapore dolce e ricco di amido, sono solitamente caratterizzate dalla buccia marrone mentre la polpa è arancione.
Amatissime dai più golosi, sono ricche di nutrienti e vitamine utili all’organismo. Ma, attenzione, consumandone in quantità elevate possono provocare gravi danni alla salute.
Patate dolci: perché fanno bene?
Fonte di carotenoidi, soprattutto di beta-carotene, la batata è considerata un’utile alleata del sistema cardiovascolare: priva di grassi saturi e di colesterolo, è inoltre fonte inesauribile di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. In particolar modo, la vitamina A e le molecole antiossidanti lavorano per proteggere le arterie e sono considerate benefiche per il benessere della pelle, della vista e delle mucose.
Ma non è tutto: le patate dolci sono anche ricche di minerali, calcio e fosforo che sono utili per la salute delle ossa, mentre la presenza di ferro fa sì che queste possano contribuire alla produzione di globuli rossi. Da non sottovalutare, infine, il potassio che aiuta la salute cardiovascolare, mantenendo stabili la pressione e la frequenza cardiaca.
Attenzione alle patate dolci: causano i calcoli
Considerate tutte le proprietà delle patate americane e i micronutrienti contenuti al loro interno, per quale motivo queste radici tuberose devono essere consumate con parsimonia? Sebbene siano ricche di fibre, antiossidanti e vitamine, questi alimenti contengono anche un elevato contenuto di acido ossalico, ovvero una molecole presente in numerosi alimenti come spinaci, rabarbaro, cereali integrali e cavoli. Una volta ingerita, si combina con diversi minerali come ferro, magnesio e soprattutto il calcio, formando dei sali chiamati ossalati.
L’incontro tra acido ossalico e calcio contenuto nelle patate dolci, dà vita all’ossalato di calcio, un sale insolubile che si accumula nelle vie urinarie andando a creare i fastidiosissimi calcoli renali. Poiché le patate dolci sono ricche di entrambi i micronutrienti, è sempre consigliato consumarne in quantità ridotte per evitare di incorrere in problematiche che potrebbero causare irritazione alle vie urinarie, presenza di sangue nelle urine o danni renali.