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Altro che lo zucchero raffinato, questo dolcificante è il vero killer: può causare cancro cervicale e melanoma | Non è affatto salutare come sembra

Il dolcificante che causa i tumori - iFood.it - 20241212
Il dolcificante che causa i tumori – iFood.it (Fonte Pexels)

Tutte le cellule hanno bisogno di glucosio per moltiplicarli, anche quelle tumorali che – com’è noto da diverso tempo – si nutrono prevalentemente di zuccheri.

Gli studi condotti fino a poco tempo fa, tuttavia, indicavano il glucosio come una delle principali cause della formazione di tumori insieme al fruttosio.

Entrambi, però, poiché assimilati in modi differenti dagli organi interni, svolgevano un ruolo diverso anche nella creazione di cellule tumorali.

Una ricerca condotta negli Stati Uniti su topi da laboratorio ha evidenziato dei risultati completamente differenti da quelli emersi nelle ultime analisi.

Gli zuccheri causa dei tumori

Il glucosio è considerato una delle principali cause nella formazione di tumori poiché viene assorbito da tutte le cellule dell’organismo e può, dunque, incentivare la creazione e la crescita di masse cancerose. Accanto ad esso, però, vi è un altro dolcificante considerato come un vero e proprio killer per la salute e, finora, ritenuto meno nocivo rispetto al glucosio.

Si tratta di un elemento presente in tantissimi cibi: frutta, miele, carote, peperoni, pomodori, melanzane, e ancora sciroppo di mais, caramelle, bibite, dolci, succhi di frutta, cereali per la prima colazione, alimenti dietetici e barrette energetiche. In considerazione della diffusione di questo tipo di dolcificante, dunque, è bene chiarire come possa agire sull’organismo causando la formazione di cancro cervicale, cancro al seno e melanoma.

Dolcificante killer, ecco qual è - iFood.it - 20241212
Dolcificante killer, ecco qual è – iFood.it (Fonte Pexels)

Il dolcificante killer: quel è

Oltre al glucosio, anche il fruttosio può agire in modo negativo sugli organi interni. A differenza del primo, però, il secondo viene digerito prevalentemente da fegato, rene e intestino tenue. Dalle ricerche emerse nello studio pubblicato su Nature e condotto da alcuni scienziati della Washington University di St. Louis, il fruttosio agisce indirettamente nella produzione di cellule tumorali. Ma vediamo nel dettaglio come lo fa.

“[…]Il fruttosio viene trasformato dal fegato in uno specifico tipo di lipidi che vengono rilasciati nel sangue – hanno spiegato gli autori dello studio – .A quanto pare, le cellule tumorali si dividono molto più velocemente quando hanno accesso a questi lipidi. Quando una cellula tumorale si divide, infatti, deve replicare il suo contenuto e questo richiede che si creino nuove membrane: i lipidi prodotti dal fegato servono proprio a questo scopo”. Queste indagini, tuttavia, aprono la strada a delle possibili cure terapeutiche che hanno dimostrato come, inibendo il metabolismo epatico del fruttosio, i tumori nei topi da laboratorio siano cresciuti più lentamente.