Lo conoscono tutti come il ‘cibo della morte’: chiunque lo mangia finisce dritto all’obitorio | Eppure i ristoranti lo servono ancora
Quando il cibo che solitamente è vita ti manda al creatore. Ecco quello più pericoloso, che però puoi trovare lo stesso in alcuni ristoranti.
Il cibo è vita. È il nostro sostentamento, quello che ci nutre e ci fa andare avanti fornendoci tutti i nutrienti necessari.
Ma il cibo può anche dare la morte. Non parliamo solo delle intossicazioni alimentari, che nei casi più gravi possono portare al decesso.
Si tratta proprio di alimenti che da soli sono in grado di causare problemi anche seri. E alcuni di essi ti mandano direttamente all’obitorio.
Quello di cui parliamo pare abbia ucciso in un trentennio e in una sola nazione, dove viene particolarmente apprezzato, circa 2500 persone. Di cosa si tratta?
Il cibo della morte
Come riporta Elle, solo dal 1945 al 1975 ci sono stati, come detto, 2500 morti in una sola nazione. Oggi i numeri sono più bassi, eppure continuano ad esserci decessi legati a questo cibo. In Italia a causa della sua pericolosità il suo commercio è stato vietato dal 1992. In seguito il divieto è stato esteso alla Comunità Europea.
Un cibo velenoso, che contiene una tossina tra le più potenti al mondo. Una volta ingerita attacca le terminazioni nervose. Appena dopo 20 minuti si avverte un senso di intorpidimento della lingua, e con il passare del tempo compariranno nausea, vomito, paralisi e insufficienza cardiorespiratoria. Nel giro di 4-6 ore dall’ingestione, sopraggiunge la morte. Tutto questo, è bene specificare, mentre si è coscienti.
Come una roulette russa
Perché qualcuno dovrebbe mangiare questo cibo sapendo che rischia la morte? Perché se lavorato bene diventa innocuo, ed è anche buono. Parliamo del fugu, ovvero del pesce palla. In Giappone è un alimento prelibato che però richiede mani esperte, per questo viene servito solo in alcuni ristoranti. La tossina si trova nella pelle, nelle ovaie, nelle interiora e soprattutto nel fegato. Per questo motivo lo chef che lo serve nel suo ristorante deve superare un vero e proprio esame e ottenere una licenza dal Ministero della salute.
L’aspirante chef non solo deve dimostrare di saper maneggiare il pesce palla, di saperlo sezionare e preparare, ma anche di riconoscere tutte le specie, che sono circa 30. Pare che la carne di fugu piaccia molto ma non per il suo sapore, che viene definito neutro. Piuttosto sarà il brivido di paura e preoccupazione che accompagna l’assaggio, e che rende ogni cena o pranzo un momento di grande apprensione che regala una scarica di adrenalina non da poco. Ma solo per i più temerari.