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Altro che carne rossa: questo alimento è strapieno di ferro | Lo amano grandi e piccini

Carne rossa, non è la sola fonte di ferro - IFood.it - 20241120
Carne rossa, non è la sola fonte di ferro – IFood.it (Fonte Pixabay)

Nell’immaginario collettivo è la carne rossa la fonte principale di ferro per il nostro organismo. Ma non è esattamente così perché, chi desidera seguire una dieta vegana o vegetariana, può ugualmente assumere una buona quantità di ferro attraverso differenti fonti alimentari. E, oltre ai ben noti radicchio, carciofi o broccoletti di rapa, c’è un altro alimento – poco conosciuto ai più – in grado di apportare una notevole quantità di ferro all’organismo.

Carne rossa: non è la sola fonte di ferro

Come spiegano medici e specialisti, il ferro è una componente fondamentale dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo, e della mioglobina, la proteina che rifornisce di ossigeno i muscoli. Partendo da questo presupposto, è facile intuire quanto una carenza di ferro possa essere dannosa per l’organismo tanto da portare a problematiche come scarsa capacità di concentrazione e di apprendimento o, nelle forme più gravi, respiro affannoso, vertigini e frequenza cardiaca accelerata.

Al fine di evitare il rischio di anemia, i medici e gli esperti consigliano di mangiare carne rossa almeno 2 o 3 volte a settimana, indicandola come l’alimento in grado di apportare all’organismo la maggiore quantità di ferro. E, in effetti, la equina, la ovina e la bovina contengono circa 2,0 mg di ferro per 100 g e, nella maggior parte dei casi, si tratta di ferro-eme, ovvero facile da assimilare per l’organismo. Oltre alla carne rossa, anche il pesce è una delle principali fonti di questo minerale.

Semi di papavero - IFood.it - 20241120
Semi di papavero – IFood.it (Fonte Pixabay)

La fonte di ferro che nessuno conosce

Ma chi segue una dieta vegana, come può introdurre ferro nell’organismo? La risposta arriva direttamente dalla natura: si tratta dei semi di papavero, originari dell’Asia e considerati i più piccoli al mondo per uso alimentare. Eppure, in quei pochi millimetri, si nascondono proprietà impensabili. Indicati come una delle principali fonti di ferro, questi semi che i Romani consideravano dei potenti afrodisiaci, sono anche ricchi di fibre, sali minerali come rame, manganese, calcio e zinco, contengono grandi quantità di fitosteroli, che aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”, e vitamina E e vitamine del gruppo B che aiutano il metabolismo e rallentano l’invecchiamento cellulare.

Come inserirli in una dieta sana ed equilibrata? I semi di papavero possono facilmente essere gustati in aggiunta allo yogurt. Hanno un gusto intenso e aromatico e un sapore che ricorda un po’ la nocciola, ma leggermente più dolce. Inoltre vengono ampiamente usati nella preparazione dei prodotti da forno dolci e salati.