Acqua in bottiaglia, scoperti batteri fecali in una delle più acquistate: scattato immediatamente l’allarme e il ritiro dai supermercati
Scatta un nuovo allarme per i consumatori, questa volta nel merino troviamo l’acqua imbottigliata. Sono stati scoperti i batteri fecali dannosi per l’uomo.
Negli anni sono state numerose le segnalazioni che hanno avvertito i consumatori sui pericoli nascosti negli alimenti comunemente acquistati nei supermercati, allo scopo di evitare marchi incriminati e gestire i ritiri dei prodotti compromessi.
Recentemente, un episodio ha particolarmente sconvolto gli abituali consumatori di un noto marchio d’acqua, scatenando ampio dibattito pubblico.
Una nota azienda che si occupa della vendita di bottiglie di acqua anche in Italia, infatti, si trova nel mirino dell’attenzione dei media per via di una scoperta shock fatta dopo un attento analisi che ha condotto alla scoperta persino di batteri fecali.
Sulla base di tale motivazione, infatti, si è reso necessario un intervento repentino e al quanto drastico e immediato.
Acqua imbottigliata sotto accusa: trovati batteri fecali
La notizia ha lasciato senza parole molti consumatori italiani, tanto che la stessa azienda produttrice dell’acqua ha dovuto intervenire. Dopo estesi controlli, è emerso che l’acqua imbottigliata in questione conteneva batteri fecali.
Analisi approfondite hanno rilevato la presenza di coliformi, Escherichia coli, e Pseudomonas aeruginosa, batteri che possono causare serie infezioni gastrointestinali alcune delle quali con risvolti gravissimi. Ecco perché l’azienda produttrice ha deciso di intervenire e parlare persino alla stampa di quanto accaduto, così da fornire la massima attenzione ai consumatori abituali della loro acqua.
Marchio d’acqua ritirato immediatamente dal mercato
Il produttore in questione Nestlé, così come reso noto recentemente, si è stato costretto a ritirare e distruggere due milioni di bottiglie di acqua minerale Pirrer dal mercato francese. Questa misura drastica è stata necessaria a seguito della scoperta di contaminazione batterica in alcuni pozzi di produzione in Francia.
Il quotidiano Il Fatto Quotidiano ha riportato che l’intervento di Nestlé è seguito a un’intensa precipitazione che ha interessato la regione del Gard, conosciuta come la tempesta Monica, che ha colpito il sud-est della Francia lo scorso maggio causando notevoli danni, inclusa la contaminazione dell’acqua. Nestlé, con una nota pubblica, ha assicurato che “tutte le altre bottiglie attualmente sul mercato sono sicure per il consumo“, cercando di rassicurare i consumatori sulla qualità e sicurezza dei propri prodotti rimanenti. Attualmente sul mercato, quindi, sono presenti solo ed esclusivamente bottiglie piene d’acqua che hanno superato ogni tipo di controllo e definite, appunto, idonee all’uso personale quotidiano.