Caffè, se prendi queste medicine non puoi più berlo: alcuni effetti collaterali sono spaventosi | Controlla subito se è il tuo caso
Amanti del caffè fate molta attenzione. Se assumete questi farmaci non lo potete bere.
Iniziare una giornata con una buona tazza di caffè per tante persone, per non dire proprio tutti, è un appuntamento assolutamente immancabile. Sono in numero sempre più crescente, tanto per rimanere in esempio, coloro che si rifiutano quasi di mettere piede fuori casa senza aver prima bevuto per lo meno uno di corsa mentre finiscono di calzare la scarpe.
Il caffè inoltre ha assunto, via via che l’evoluzione ha fatto il suo corso, numerosissime sfumature e gusti veri e propri. Non ci limitiamo ora come ora, quando ordiniamo un caffè al bar, a chiederlo espresso o macchiato, ma dobbiamo aver ben chiaro quello che vogliamo bere. Potrebbe trattarsi anche di uno lungo, ristretto, mocaccino e, detto terra a terra, chi più ne ha più ne metta.
Citando anche una vecchia pubblicità di una famosissima marca italiana, ovvero la Lavazza, che ha potuto vantare un grande testimonial quale il compianto Nino Manfredi, lo slogan recitato dallo stesso attore ciociaro diceva “Il caffè e un piacere“. E parliamo di un’ideologia fortemente mantenuta anche in seguito.
La seconda metà degli Anni ’90 ha anche visto altri eccellenti ambassador in una serie di cortometraggi pubblicitari. Tra di loro citiamo Luciano Pavarotti, Bud Spencer, Monica Vitti e Giorgio Forattini. Il denominatore comune consisteva nel superare una sorta di audizione dove, se l’esaminatore offriva il caffè al provinante, si poteva dire che l’esame di ammissione fosse superato.
Il rovescio della medaglia del caffè
Purtroppo però ora ecco giungere una brutta notizia. Difatti il cosiddetto piacere fino ad ora nominato a quanto pare non può essere gustato da tutti quanti. Ci sono dei casi in cui, se si soffre di alcune patologie e pertanto si assumono determinati farmaci, è meglio evitare la scura bevanda. Di quali si tratta?
Il prima caso è quello di ipotiroidismo. Le persone che soffrono di questo disturbo sono infatti costrette a prendere delle medicine catalizzatrici del livello ormonale, che verrebbero però inibite dalla presenza di caffeina. Pericoloso è anche per chi soffre di ipertensione, poiché i medicinali assunti rallentano il battito cardiaco.
Altri casi in cui è meglio non berlo
Se invece si soffre di qualche particolare allergia, anche in questo caso i medicinali che si andrebbero ad assumere per contrastarla potrebbero essere alterati dalla presenza di caffè, che disturberebbe pure la qualità del sonno. Se si tratta poi di broncodilatatori legati ad asma, questa bevanda ne acuirebbe gli effetti collaterali, in mal di testa, di stomaco e irritabilità generale.
Pure nei casi dove siamo in presenza di alzheimer o assunzione di medicinali antidepressivi sarebbe opportuno dire di no al consumo di caffè, dal momento che renderebbe complesso il superamento della barriera ematoencefalica, oltre che causare insonnia e palpitazioni. Un bel no, infine, anche in caso di osteoporosi o assunzione di melatonina. Nell’ultimo caso si creerebbe un forte scompenso dal momento che il liquido nero bollente è un eccitante volto a far rimanere svegli, in netto contrasto con la melatonina che dovrebbe favorire il sonno.