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ESCLUSIVA CUCINE DA INCUBO | “La gente non conosce i fatti”: parla la titolare de Il Rifugio del Ghiottone

Il rifugio del ghiottone
Il rifugio del ghiottone-Ifood

Il Rifugio del Ghiottone. Questo il nome di uno dei ristoranti salvati da Antonino Cannavacciuolo. A raccontarlo è l’italocubana Yaqueline, titolare dell’attività. “L’intervento dello chef è stato molto impattante – ci ha raccontato in esclusiva –. Ha migliorato la cucina, abbiamo incrementato gli incassi, specialmente sui primi. Ora tutti sanno dove siamo, prima non era così. Avevamo poca visibilità, anche perché siamo su una via secondaria. Ora invece la gente ci cerca”.

In particolare cosa è cambiato?

“Prima lavoravamo soprattutto la pizza, ora ci chiedono tutto, e questo ovviamente ci fa piacere. La gente sta tornando”.

È soddisfatta del programma?

“Nella puntata passo per cattiva, ma a me sta bene anche perché non sempre si può passare per buoni. Sono molto soddisfatta, è stata un’esperienza importante per noi. Ho vissuto quei giorni con grande intensità, è stato molto pesante. Si viene giudicati dal pubblico, c’è grande esposizione mediatica, ma accettiamo il giudizio. Anche perché siamo più forti grazie ai consigli di Cannavacciuolo”.

Sul web qualcuno la critica…

“La gente non conosce le persone e i fatti, prima di giudicare gli altri bisognerebbe fare autocritica. Abbiamo migliorato la nostra vita e la nostra organizzazione in cucina e in sala. C’erano delle pecche, che una persona esperta come Cannavacciuolo ci ha aiutato a individuare”.

Di cosa va fiera?

“Qui noi siamo gli unici che facciamo cucina cubana in zona. Per me, viste le mie origini, questo è un motivo di grande orgoglio. E vedo che piace”.