Max Giusti, l’addio improvviso e non prevedibile: “Ha i suoi problemi…” | Il motivo è agghiacciante
Max Giusti a ruota libera durante una recente intervista: la confessione riguarda un addio che per lui è arrivato all’improvviso.
La vita ha sempre sorriso a Max Giusti, che si è presentato al pubblico diversi anni fa partecipando al programma Quelli che il calcio. Il successo per l’artista è arrivato immediatamente grazie alle sue fantastiche imitazioni, e successivamente si è messo in gioco anche come attore in serie cult come Raccontami per Rai e Distretto di Polizia per Mediaset.
Nel frattempo, Max Giusti ha dimostrato di essere anche un grande conduttore, come dimostrato dalla produzione di Boss in incognito e non solo, perché in questo frangente sono arrivate anche varie tournée teatrali.
Nonostante il successo, l’artista ha sempre cercato di gestire al meglio la sua notorietà proteggendo la vita privata, soprattutto con la nascita dei due figli, Matteo e Caterina.
Recentemente, però, Giusti si è visto costretto a prendere una decisione che ha cambiato la sua vita e quella dei suoi cari, un momento difficile segnato da un addio inaspettato.
Max Giusti, il sofferto addio
La nascita dei due figli e il matrimonio con Benedetta Bellini hanno cambiato le priorità quotidiane dell’artista, che ha messo il benessere della sua famiglia davanti a tutto, anche alle scelte lavorative.
Negli ultimi anni, ha preferito lasciare Milano per trasferirsi a Roma. Lo stesso artista ha rivelato questa decisione durante una lunga intervista a Il Corriere della Sera, spiegando così la sua scelta: “Milano si è messa a correre, ma si è dimenticata di quelli che pedalano. Troppi fanno fatica“.
“Ha i suoi problemi…”
Cambiare città ha permesso a Max Giusti di ristabilire degli equilibri che a Milano aveva perso. Al Corriere della Sera ha spiegato come il trasferimento sia stato influenzato dall’evoluzione di Milano, sempre più una città turistica con costi di vita aumentati considerevolmente.
La gestione della vita a Roma, per Max Giusti, ha avuto un impatto diverso: “Mangiare a Roma costa il 60% di quello che spendi a Milano“. Infine, l’artista ha concluso il suo personale bilancio tra le due città: “Roma ha i suoi problemi, però questa dinamica si percepisce di meno. Chi può guidare questi fenomeni deve intervenire: l’integrazione è importante, se sto in un posto devo fare mie le regole, che io sia romano, cinese, africano o di Bolzano. È un appello anche alla politica: Milano ha messo un vestito splendido, ma non può lasciare indietro certe cose. Lo dico da innamorato“.