Altro che anni ’80: il mio Angelo Azzurro va ancora di moda a casa mia | Si prepara facilmente
Il cocktail più strautilizzato nelle discoteche negli anni ’80 va ancora bene per ricordare i vecchi tempi: che sia per feste a tema con i tuoi amici o occasioni ancora più speciali, oggi vi spieghiamo come farlo comodamente a casa.
L’angelo Azzurro è un cocktail nato in Italia, diventato popolarissimo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, soprattutto tra i giovani che frequentavano club e discoteche. Questo drink, con una gradazione alcolica di circa 35 gradi, è particolarmente forte e ha un sapore intenso e leggermente pungente.
La combinazione dei tre ingredienti principali, crea un mix unico: il blue caracao, un liquore all’arancia amara di origine caraibica, conferisce al cocktail il suo caratteristicco colore azzurro, che è all’origine del suo nome.
Alcuni ritengono che il nome “Angelo Azzurro” derivi dagli effetti del cocktail che possono far volare chi lo beve, data l’alta gradazione alcolica.
Ingredienti e preparazione
Preparare l’Angelo Azzurro è semplice e richiede pochi strumenti: uno shaker per mescolare gli ingredienti e un calice Martini per servire il cocktail. Iniziate versando in uno shaker con ghiaccio, 6 cl di gin e 4 cl di Triple sec. Aggiungete poi 1 cl di Blue Caracao e agitate per bene. Versate il mix in un calice precedentemente raffreddato e decorate con una fettina di limone.
Se non si possiede uno shaker, utilizzate un tumbler: mettete 3-4 cubetti di ghiaccio, versate gli ingredienti uno alla volta, mescolate con un cucchiaino lungo e servite immediatamente. Per una variante ancor più interessante, potete sostituire il gin con la vodka, rum chiaro o limoncello e il Cointreau al posto del Triple sec, ma il Blue Caracao è insostituibile per mantenere il caratteristico colore azzurro che contraddistingue questo cocktail.
Le origini dell’Angelo Azzurro
Le origini dell’Angelo Azzurro sono avvolte nel mistero: una delle ipotesi più accreditate è che sia una variante del Blue Lagoon, un drink nato in Italia tra gli anni ’50 e ’60. Alcuni sostengono che sia un omaggio all’omonimo film di Marlene Dietrich del 1930, mentre altri credono che sia stato ideato in onore di Kenshiro, il celebre personaggio dei cartoon giapponesi degli anni ’80, noto anche come “Angelo azzurro“.
Indipendentemente dalla sua origine, l’Angelo Azzurro ha lasciato un segno nella cultura dei cocktail, diventando un simbolo delle notti in discoteca degli anni ’90.