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Rai, il grande conduttore terrorizzato: costretto a vivere con le forze dell’ordine | Praticamente è in prigione

Massimo Giletti scorta
Rai- iFood.it

Un giornalista Rai vive in un incubo da diverso tempo: ecco di chi si tratta e come affronta ogni giornata la sua vita sotto scorta a causa di alcune inchieste che non gli hanno lasciato scampo.

I trasferimenti di conduttori da una rete all’altra hanno sempre fatto molto discutere:  c’è stata un po’ di polemica anche riguardo all’annuncio di Massimo Giletti a La 7, arrivato all’improvviso quando nessuno se lo aspettava.

Il giornalista non ha specificato quali sono state le vere motivazioni che lo hanno portato a stravolgere la sua quotidianità passando alla Rai, anzi tornando alla Rai, la rete pubblica in cui ha militato per diverso tempo.

Nell’inaspettata decisione che ha visto Massimo Giletti percorrere una nuova strada pare, però, che c’entrino alcuni tasti dolenti che il conduttore ha toccato durante le sue trasmissioni seguite da molti telespettatori.

Intervistato da Piero Chiambretti l’uomo ha espresso tutto il suo dispiacere per il modo in cui si sono interrotti i rapporti con la rete e in particolare con il direttore Urbano Cairo, con cui ha condiviso da sempre un ottimo legame.

La delusione di Massimo Giletti e le motivazioni dell’addio

“Io sono stato zitto, in silenzio, mi è costato moltissimo, ma certamente non mi aspettavo da un uomo che consideravo un fratello, un Urbano Cairo, che mi ha dato molto in questi anni, di arrivare alla fine con un’e-mail. Non tanto per me, quanto per il gruppo di lavoro, quanto per le inchieste che noi stavamo facendo o avremmo fatto: è la ferita più grande che ho dentro, non è che si rimargina”, ha detto Giletti.

A ben vedere dietro le motivazioni di questa scelta ci sarebbe la colpa del giornalista di aver messo bocca in situazioni particolarmente scomode. Massimo ha spiegato di essere sotto scorta dal 2020, quando ha cominciato a parlare a viso aperto di alcune indagini sulla mafia e si è trovato vittima di alcune minacce molto forti.

Massimo Giletti scorta
Massimo Giletti- iFood.it

Giletti minacciato dalla mafia: la paura del conduttore

“Quando tocchi la mafia in modo serio il rischio c’è sempre. Tra l’altro dovremmo chiederci come mai io e Ranucci siamo sotto scorta. Come mai io e Ranucci che facciamo inchieste siamo finiti sotto scorta? Questa è la domanda che devi rivolgere al Paese.”, tuona Giletti lanciando delle precise accuse.

Sono quindi 4 anni che Massimo Giletti vive con la scorta, un dettaglio sulla sua vita che non tutti conoscono. Per il giornalista la colpa di una tale situazione è da attribuire ad un malfunzionamento del sistema stato che non è orientato a difendere chi lotta in prima linea per indagare sulla mafia. Quanto tempo dovrà ancora restare sotto scorta? Massimo non lo sa e spiega a Chiambretti:  “Non credo che la mafia dimentichi, noi abbiamo fatto una battaglia per impedire che i capi della mafia uscissero dalle carceri durante il Covid e quello abbiamo pagato”.