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MasterChef, giudice riempito di botte: spalle e braccia ridotte male | È accaduto tutto di notte

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Giudice di MasterChef picchiato – Ifood.it

Chi è il giudice di MasterChef Italia che è stato riempito di botte nottetempo? Il racconto incredibile di quanto accaduto. 

In attesa della nuova edizione di MasterChef, il popolare talent show culinario giunto alla tredicesima edizione, i telespettatori, orfani dei loro beniamini, cercano avidamente notizie.

Al momento stiamo vedendo i tre giudici, Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli, impegnati a recitare in uno spot televisivo per una nota azienda di servizi via satellite.

Ma non basta, e così si cercano ospitate, interviste e partecipazioni, per scoprire cosa stanno facendo di bello gli amati giudici.

E viene fuori che uno di loro ha passato un brutto quarto d’ora, come si suol dire, ed è stato riempito di botte. Di chi si tratta? E perché?

MasterChef: giudice riempito di botte

Tra i giudici di MasterChef si è creata un’alchimia che non si è mai vista prima. E loro sono i primi ad ammetterlo, in una intervista a TvBlog di qualche anno fa quando Bruno Barbieri, il veterano del gruppo, quello che è presente sin dalla prima edizione, rivela: “Si può dire che io sono cresciuto con MasterChef, ho lavorato con tutti i giudici che sono passati di qui, ho visto cambiare gli autori, i registi… Con Antonino e Giorgio, però, si è creato un rapporto che va al di là del programma, che continua anche al di là dello show”.

Anche se sono tanto diversi, ciò che li lega è l’amore per la cucina. Ma uno dei tre ha spiegato a Cook del Corriere che le cose sono molto cambiate e che oggi non si fanno più i turni massacranti di un tempo. Oggi “si danno due giorni, due giorni e mezzo di riposo, i turni… sempre più imprenditori sanno che il segreto di un’azienda florida è un team felice. Un team sottopagato e sotto stress è un cane che si morde la coda”. 

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Antonino Cannavacciuolo – Ifood.it (Screen video Instagram)

Cosa è successo realmente

Nonostante ciò però proprio lui è stato massacrato di botte. Parliamo dell’amato Antonino Cannavacciuolo, che se da un lato racconta il cambiamento avvenuto nel suo mondo, dall’altro ricorda ciò che invece ha passato lui.

In una vecchia intervista al Messaggero ha fatto riflettere con il ricordo della sua esperienza quando, appena 14enne, cercava di “imparare il mestiere” presso uno chef. “Finivo la notte gonfio di mazzate, ma io ho sempre voluto fare questo mestiere” racconta. “Mia mamma voleva protestare. Mio padre, invece, rispondeva così: ‘Se gliele ha date, significa che se le meritava’. Adesso quello chef lo arresterebbero per maltrattamenti. A me alla fine è servito. Sono state formative, quelle botte”. Altri tempi, decisamente.