Vitamina D, questo dolore improvviso è sintomo di una grave carenza: fai molta attenzione se lo provi
Quanto fa bene la vitamina D e come facciamo ad accorgerci che ci manca? Ecco i segnali a cui prestare attenzione.
La vitamina D, nota anche come “vitamina del sole”, è essenziale per il benessere del nostro organismo, in particolare per la salute delle ossa e dei muscoli.
Tuttavia, la carenza di questa vitamina è un problema comune a livello globale, spesso sottovalutato, che può portare a conseguenze serie se non adeguatamente riconosciuta e trattata.
La principale causa della carenza di vitamina D è l’insufficiente esposizione alla luce solare, essenziale per la sintesi della vitamina nella pelle.
Anche alcuni disturbi possono contribuire alla carenza, così come una dieta povera di questa vitamina fondamentale per il nostro organismo.
Come si manifesta la carenza di vitamina D
Le manifestazioni cliniche di tale carenza includono dolori osteo-muscolari, debolezza muscolare e fragilità ossea, che possono sfociare in condizioni più gravi come il rachitismo nei neonati e l’osteomalacia negli adulti. Il rachitismo si manifesta con un cranio molle, crescita ossea anomala e difficoltà motorie come sedersi e gattonare. Negli adulti, invece, l’osteomalacia può causare debolezza ossea, rendendo le ossa particolarmente fragili e suscettibili a dolori e fratture. La diagnosi di carenza di vitamina D si basa su esami del sangue e, talvolta, radiografie per confermare le alterazioni ossee.
Il trattamento prevede l’assunzione di integratori di vitamina D, che possono essere somministrati per via orale o mediante iniezione, portando generalmente a una guarigione completa. È importante, fin dalla nascita, somministrare integratori ai neonati allattati al seno, dato che il latte materno contiene quantità limitate di vitamina D.
Come prevenire la carenza di vitamina D
Esistono due forme principali di vitamina D: la D2 (ergocalciferolo), sintetizzata dalle piante, e la D3 (colecalciferolo), la forma più attiva che si forma nella pelle esposta alla luce solare. Entrambe devono essere trasformate nel fegato e nei reni in calcitriolo, la forma attiva che favorisce l’assorbimento di calcio e fosforo, essenziali per la salute delle ossa. La carenza di vitamina D non solo incide sulla salute ossea, ma la sua assenza è stata associata anche a malattie come la psoriasi, l’ipoparatiroidismo e l’osteodistrofia renale. Tuttavia, non è stato dimostrato che la vitamina D prevenga malattie come la leucemia, i tumori o le malattie cardiovascolari.
Per prevenire la carenza di vitamina D, è raccomandata un’adeguata esposizione alla luce solare e l’assunzione di alimenti arricchiti o integratori, soprattutto per i gruppi a rischio come gli anziani, i neonati allattati al seno e le persone con limitata esposizione al sole. Gli anziani, in particolare, dovrebbero assumere quotidianamente integratori di vitamina D per mantenere le ossa sane, data la loro maggiore necessità e la minore capacità di sintesi cutanea.