Olio, se pensi che sia più salutare consumarlo a crudo c’è qualcosa che devi sapere: la verità è ben diversa da ciò che pensi
Quanto fa bene l’olio extravergine di oliva e quanti falsi miti circolano su questa eccellenza italiana? Ecco cosa sapere.
L’olio extra vergine di oliva è un ingrediente fondamentale nella cucina italiana, noto per i suoi benefici nutrizionali, oltre che per le sue qualità alimentari.
Tuttavia, ci sono alcuni miti diffusi che possono portare a un suo utilizzo errato in tutti gli ambiti della vita quotidiana, soprattutto quando si parla di cucina.
A fugare le ombre di dubbio sui reali benefici e le proprietà dell’olio ci hanno pensato gli esperti presenti sui social.
In un recente video, la nutrizionista Giulia Biondi ha sfatato tre di questi miti comuni, offrendo una nuova prospettiva sull’uso dell’olio di oliva nella dieta quotidiana.
Olio crudo o cotto: ecco le differenze di calorie
Il primo mito riguarda l’idea che l’olio di oliva cotto abbia più calorie rispetto a quello crudo. Questa credenza è stata confutata dalla dottoressa Biondi, che ha chiarito come non ci sia differenza calorica significativa tra l’olio cotto e quello crudo. Questo sfata il mito che l’olio di oliva cotto possa essere più ingrassante. Un altro stereotipo comune è legato all’uso dell’olio extravergine di oliva per friggere.
Molte persone credono che friggere con questo tipo di olio possa portare ad un aumento di peso e quindi dovrebbero evitarlo. La nutrizionista ha evidenziato che l’olio extravergine di oliva ha un buon punto di fumo, il che significa che può essere utilizzato per friggere senza perdere la qualità dei suoi acidi grassi. La perdita riguarda piuttosto gli antiossidanti e i polifenoli, sostanze benefiche che vengono meno con la cottura.
Olio d’oliva nelle diete: qual è la dose consigliata
Un terzo falso mito è quello che riguarda il consumo di olio di oliva nelle diete. Spesso si pensa che chi segue una dieta debba limitare l’assunzione di olio a non più di due cucchiaini al giorno. La dottoressa Biondi ha corretto questa convinzione, sottolineando che le linee guida per una sana alimentazione raccomandano dai 2 ai 4 cucchiai di olio al giorno. Questo consiglio aiuta a comprendere l’importanza di un consumo equilibrato di olio di oliva, che può essere benefico anche in una dieta.
La nutrizionista suggerisce di consumare l’olio a crudo in un altro pasto, come la cena, per preservare comunque i suoi benefici nutrizionali. Questi miti sfatati da Giulia Biondi offrono una nuova prospettiva sull’uso dell’olio extra vergine di oliva, incoraggiando un suo consumo più informato e bilanciato.