Carlo Cracco furioso con MasterChef: “Di cattivo gusto” | Lo hanno fatto alle sue spalle spudoratamente
Carlo Cracco furioso con i giudici e lo staff di Masterchef Italia: ecco cosa sta succedendo all’interno del programma per cuochi amatoriali giunto alla settima edizione.
Masterchef Italia 7 si sta svolgendo con un grande assente: Carlo Cracco non si è minimamente palesato all’interno del programma in cui Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Antonia Klugmann giudicano cuochi amatoriali.
Sono in molti a desiderare un ritorno tra i giudici di Cracco, ma a quanto pare il rinomato chef italiano non abbia preso bene alcune scelte degli autori del programma e abbia deciso di esternare la sua delusione in merito.
Due mesi fa, nella prima puntata del programma, fu inscenato il suo funerale: una scena che a molti è sembrata di cattivo gusto. Lo chef ha deciso ora di commentare quanto accaduto, rilasciando un’intervista a Spy.
Carlo Cracco ha sottolineato come si sia disposti a fare di tutto per fare ascolti, riferendosi alla messa in scena del suo funerale: questa affermazione ha attirato su di lui una marea di critiche, soprattutto da parte di chi non ha gradito le sue sponsorizzazioni.
Carlo Cracco critica gli autori di Masterchef per il suo “funerale”: “L’ho trovato di cattivo gusto”
Gli spettatori di Masterchef sembrano aver gradito particolarmente la sostituzione di Cracco con Antonia Klugman e hanno fatto notare allo chef come predichi bene e razzoli male, dal momento che si è speso come testimonial di prodotti alquanto improbabili per la sua carriera, dalle patatine ai panini. La confessione che il cuoco ha affidato a Spy ha suscitato molto clamore: «Non ne sapevo nulla. Ero a casa, stavamo cenando e non guardavo la tv. A un certo punto hanno cominciato a chiamarmi al telefono… Volevano sapere se ero morto davvero», ha raccontato Cracco.
«L’ho trovato un po’ di cattivo gusto. Anche perché non si è mai fatta una cosa del genere in televisione. Al Festival di Sanremo non ho mai visto fare il funerale al conduttore precedente», ha continuato a commentare il celebre cuoco che ha sottolineato come «la televisione per fare audience è disposta a tutto: a vendere la mamma, la nonna, la suocera, la nuora e a vendere la pelle dell’orso ancora prima di averla cacciata».
Cracco contro le consegne a domicilio: “Non è cultura del cibo, abbassa la qualità”
L’ex giudice ha anche affrontato lo spinoso tema delle consegne a domicilio, abitudine che non convince lo chef: Cracco sostiene che questa pratica abbassi la qualità dei cibi e delle pietanze. Inoltre Carlo Cracco ha sottolineato le difficili condizioni lavorative dei ragazzi che effettuano le consegne. «La gente è convinta che sia una figata. Ma perché farsi portare una pizza che da quando esce dal forno a quando arriva a casa è fredda e non è più buona? Quel servizio non è cultura del cibo, è un concetto sbagliato che abbassa la qualità. È la classica via di mezzo… piuttosto esci e vai al ristorante, oppure stai a casa e te lo prepari tu», ha detto.
Cracco, intanto, pensa all’apertura del suo ristorante a Milano, in Galleria, un progetto che vede la realizzazione dopo diverso tempo. «Il mio obiettivo è sempre quello di diffondere la cultura del cibo. Ora sono impegnato verso una nuova frontiera, quella del mangiare bene per stare bene», conferma lo chef dall’incredibile talento.