Pokè, se pensi che sia un piatto sano e magro c’è qualcosa che devi sapere subito: non è tutto oro ciò che luccica
Una delle ultime mode alimentari è il pokè. Riso, verdure e proteine tutto assieme. Ma è davvero una scelta light e sana come pensiamo?
È una delle ultime mode alimentari. Perché a noi piace tanto mangiare ma anche variare, e sebbene la dieta mediterranea sia la migliore in assoluto, noi italiani siamo strani.
Portiamo sulle nostre tavole piatti che non appartengono alla nostra cultura, e questo è un bene perché è un modo per avvicinarsi agli altri popoli. Il problema sorge quando pensiamo che questi piatti siano più sani e migliori dei nostri.
Largo a sushi quindi, e negli ultimi tempi anche al pokè. Una sorta di insalatona di riso con verdure e proteine. Un piatto comodo da mangiare fuori casa, e in effetti pare venga direttamente dai pescatori hawaiani che lo usano.
Diverso però dalla ricetta originale, nelle “pokerie” se ne vedono numerose varianti. E noi abbiamo la convinzione che trattandosi principalmente di riso con verdure sia più sano e light di un piatto di pasta. Scopriamo se è davvero così.
Il pokè è davvero magro?
In linea di massima il pokè potrebbe essere un pasto sano ed equilibrato, certo. Come spiega sul Fatto alimentare Michele Sculati, medico, specialista in scienza dell’alimentazione: “Una delle caratteristiche percepita positivamente è che il poke sia un pasto completo in cui coesistono cereali che forniscono carboidrati, alimenti fonti di proteine, verdura e frutta”.
Peccato che le quantità di queste ultime siano spesso inferiori alla porzione raccomandata; inoltre precisa: “l’idea che in un pasto debbano esserci sempre sia fonti di carboidrati che di proteine non è raccomandata da nessuna linea guida”. Ed è davvero così light e sano come sembrerebbe?
La verità
La dottoressa Giulia Biondi fa notare attraverso il suo profilo: “L’apporto energetico medio è quello di un piatto equilibrato che si aggira intorno alle 500 kcal se non è super farcito con ogni tipo di ingrediente e salsa”. Tutto dipende molto dal condimento insomma, e continua: “Comunque con questo apporto calorico medio ci esce anche un bel piatto di spaghetti zucchine e gamberetti o una bella cacio e pepe, un bel panino con la frittata o un piatto di gnocchi alla sorrentina”.
Insomma non è tutto oro quello che luccica, e se sulla carta il pokè è un piatto leggero, nella realtà apporta molte calorie. La dottoressa scherza, ma non troppo: “Praticamente cambia poco tra una trattoria e una pokeria se non ci regoliamo con le quantità”.