Patate, se hanno questi segni non mangiarle: è pericolosissimo | RIschi di stare davvero male
Le patate, un ottimo contorno, sia fritte che al forno (con la rima servita), oppure anche da sole lessate in una squisita insalata. Ma attenzione, ci sono dei casi in cui è meglio non mangiarle.
La patata, si sa, è un ortaggio che piace tantissimo sia ai grandi che ai piccini. La si gusta molto volentieri in tutte le stagioni dell’anno, vista anche la sua adattabilità ad una moltitudine di pietanze, siano esse primi, secondi, oppure contorni. Esiste per altro anche un particolare ingrediente, chiamato fecola di patate che è spesso impiegato nella creazione di squisiti dolci.
Fritte sono poi capaci anche di mettere d’accordo tutti i palati, anche più esigenti. Non per nulla circolano in Rete numerosissimi video, articoli e tutorial, che spiegano come poterle preparare nel miglior modo possibile, da gustare poi a tavola o come speciale spuntino.
Alla lunga si è anche provveduto a confezionarle in sacchetti per poterle avere sempre e comunque con sé, acquistandole in tutta comodità in bar e supermercati. Un altro must, con il quale sono capaci di prendere i più per la gola, è quando vengono servite come squisito contorno cotte arrosto, possibilmente aromatizzare al rosmarino.
Ottime sono anche lessate, con le quali è possibile realizzarci o un cremoso e nutriente purè, al quale, per dare un tocco di gourmet è possibile aggiungere anche della panna da cucina. Ottime anche in semplici insalate condite con olio, sale e, a discrezione, aceto o, meglio ancora, maionese e piselli, per dare un tocco più all’americana.
Patate, un ingrediente top della cucina
Ancora possono essere utilizzate, per quanto riguarda i primi, per realizzare delle deliziose vellutate. Inoltre, come sicuramente in molti avranno appurato nel tempo, sono anche molto ben indicate per essere inerite ben sminuzzate, nella composizione di passati di verdura o di minestroni assai rustici.
Ottime anche in una deliziosa pasta al pesto. Quello che molti invece non sanno e/o sottovalutano è che la patata, essendo pur sempre un ortaggio, è un qualcosa di “vivo”. Ergo tende a non rimanere così com’è ma ad effettuare dei cambiamenti nel corso del tempo che possono pregiudicarne la qualità e la commestibilità. Ecco dunque quando è bene non consumarle più.
Quando e come non mangiarle
Le patate sono, nel termine scientifico, solanacee. Pertanto, come intuibile dal nome, contengono solanina. La prima regola da conoscere letteralmente a menadito è che non vanno mai e poi mai, per nessuna ragione al mando, consumate crude. In primis perché in quello stato sono a dir poco immangiabili, secondo perché le sostanza citata contenuta in esse può causare terribili dolori di pancia e di testa.
Altra dritta da non sottovalutare è di non consumarle nel caso un cui presentino un colore eccessivamente verde, Ciò infatti indica una fotosintesi clorofilliana che non si è completata. Qualora invece cominciassero a presentare i primi germogli, finché non sono in troppi e/ o eccessivamente grossi, è bene staccarli con cura prima di accingersi a cucinare l’ortaggio.