Olio di oliva, se è diventato rancido non buttarlo: può servire ad una marea di scopi | Ti cambia la vita saperlo
Olio d’oliva, un ottimo condimento per tantissime varietà di pietanze. Ma esiste un modo per poterlo utilizzare anche quando non è più commestibile? Sembrerebbe proprio di sì.
Sin da quando siamo piccoli, quando mamme e papà ci insegnano, se non impongono, di mangiare la verdura, che può benissimo piacerci oppure no, ci fanno notare che per renderla appetitosa sarebbe d’uopo condirla almeno con un filo d’olio extravergine d’oliva. Si tratta infatti di un condimento molto buono e utilizzato.
Non per nulla dietro alla produzione dell’olio d’oliva, specie di qualità, ci sono dei veri e propri imprenditori che se ne intendono parecchio e si sono creati alla lunga la conoscenza, affinando persino l’uso delle papille gustative. E lo possiamo fare tramite continui assaggi di bruschette e di pietanze varie che ne implicano il condimento.
È una questione di conoscenza della giusta terra, del giusto clima, per quanto concerne la coltivazione, nonché tempi giusti di raccolta e di confezionamento. Infatti pare che gli olii più buoni siano quelli confezionati nelle latte anziché nelle bottiglie di vetro, senza tuttavia nulla togliere a questi ultimi.
L’olio d’oliva inoltre, da crudo, ovvero utilizzato così com’è direttamente dalla latta o dalla bottiglia sulla pietanza, viene usato come buon insaporitore. Non per nulla spesso si sente anche dire la frase “olio buono”, indicato per irrobustire il sapore. Il suo impiego non riguarda solo insalate di verdure ma anche primi come minestre, pasta e fagioli, pastasciutte con qualunque condimento e via dicendo.
I mille usi dell’olio d’oliva in cucina
Diversamente può anche essere ben impiegato pure da cotto. Ovvero per cuocere alcune pietanze, come pesce o carne specialmente, costituisce una buona base al fine di ungere il tegame e consentire una giusta cottura. Anche per i fritti talvolta può essere di buon impiego. Difatti è capace di renderli gustosi e croccanti.
Tuttavia, un fatto parecchio sottovalutato è proprio che esso, giustamente, a volte è difficile che venga utilizzato tutto quanto. Magari per differenti motivi, non ci è possibile riuscire, tra condimenti vari e cotture di cibi, impiegare tutto quello di cui siamo in possesso, che diventa rancido. In tanti dunque saranno tentati di gettarlo via, ma questa non sarebbe per la verità la scelta migliore.
Olio rancido, come è meglio impiegarlo
Un olio d’oliva rancido o comunque non più commestibile, pertanto che non sia impiegabile nel ramo culinario, non deve assolutamente venire buttato via, perché ci potrà essere utile in più e più modalità . Ad esempio è un ottimo lubrificante quando e se si tratta di far funzionare cerniere che faticano ad aprirsi.
Oppure è anche ottimo al fine di cercare di rimuovere delle etichette, dal momento che la colla non si è dissolta per bene. Ottimo anche per l’idratazione di oggetti in pelle, come scarpe, borse o cinture. Insomma, non è proprio il caso di gettarlo anche perché utilizzandolo per questi piccoli lavoretti potremo evitare di disfarci di oggetti e di indumenti che abbiamo acquistato con tanti sacrifici.