Alimenti pericolosi, come leggere gli studi scientifici e capirci di più | Solo così tieni al sicuro te e i tuoi cari
Molto spesso ci imbattiamo in dichiarazioni di esperti che rivelano nuove scoperte in ambito scientifico per quanto riguarda la nutrizione
Dai benefici che apportano alcuni alimenti ai danni che ne arrecano altri, il web e i media in generale pullulano di consigli anche controversi che possono generare confusione.
Come possiamo orientarci tra tante informazioni e dati e a chi dobbiamo dare credito? Quando gli studi scientifici sono citati a supporto delle tesi più disparate, possiamo essere portati a credere a ciò che viene detto: chi siamo noi per confutare uno studio scientifico?
Quello che possiamo fare è utilizzare lo spirito critico innanzitutto per capire le intenzioni dell’esperto di turno, che banalmente può avere interessi economici nello sponsorizzare un prodotto.
È facile usare per i propri scopi fraudolenti lavori scientifici originariamente portati a termine con uno scopo e con un valore completamente diversi, stravolgendo del tutto i risultati per adattarli a un’altra situazione e per supportare la propria tesi. Per questo è importante sapersi districare in questo mondo e non lasciarsi infinocchiare, nemmeno quando ci viene sbandierato davanti uno studio scientifico: innanzitutto, cerchiamo di capire di che studio scientifico si tratta, dato che non tutti hanno lo stesso valore.
La piramide delle evidenze scientifiche
Per valutare gli studi scientifici che un esperto porta come prova a supporto della sua tesi, verifichiamo in quale gradino della “piramide delle evidenze” si trovano: che grado di accuratezza, affidabilità, margine di errore e vulnerabilità a distorsioni hanno?
Partendo dalla base della piramide delle evidenze troviamo gli studi di laboratorio eseguiti su cellule, tessuti o animali. Quando questi tipi di studi vengono usati come prova di qualche tesi in campo nutrizionale, bisogna diffidare delle conclusioni, dato che si tratta di studi preliminari che necessitano di successive dimostrazioni. Da prendere con le pinze anche le opinioni degli esperti in un settore, che non sempre sono supportate da ricerche ma possono essere invece fortemente influenzate da posizioni personali che nulla hanno a che vedere con la scienza.
Gli studi scientifici più affidabili
Anche gli studi caso-controllo e gli studi di coorte – in cui si analizzano gruppi di persone – possono portare a conclusioni errate e correlazioni avventate e devono quindi essere utilizzati come punti di partenza per ulteriori ricerche. Salendo sempre più nella piramide delle evidenze troviamo gli studi clinici randomizzati, in cui la probabilità di distorsioni dei risultati si riduce.
All’apice della piramide ci sono le revisioni sistematiche e le meta-analisi, che servono ad esaminare la letteratura scientifica su un tema e integrare i risultati, in modo da consentire poi ad esempio di stilare linee guida: questi sono da considerare gli studi scientifici più affidabili. Quando viene citato uno studio a supporto di una tesi, cerchiamo dunque di capire di che tipo di studio si tratta, da chi è stato sponsorizzato e quali sono gli interessi e i possibili conflitti di interesse.