Il burro a dieta è concesso? La risposta non è affatto scontata
Possiamo mangiare il burro anche se siamo a dieta? Se pensi di sapere la risposta, forse dovresti continuare a leggere.
Quando iniziamo una dieta in genere la prima cosa a venire limitata sono zuccheri e grassi. Sappiamo benissimo che i dolci non ci permettono di perdere peso, così come i grassi fanno male.
Quello che molti ignorano è che anche se siamo a dieta eliminare del tutto un alimento non va affatto bene, anzi. Rischiamo solo di creare degli scompensi.
Inoltre privarsi di un cibo in particolare non fa altro che aumentarne il desiderio, per cui spesso si cade in tentazione perché si vive la privazione come una punizione. Ecco perché è facile riprendere peso una volta conclusa una dieta.
Tra i grassi che generalmente vengono eliminati a dieta troviamo il burro. Ma siamo proprio sicuri che dobbiamo eliminarlo dalla nostra alimentazione? La risposta non è così scontata come credi.
Burro a dieta si o no?
Il burro è un prodotto caseario composto si da grasso, ma rispetto all’olio ha un valore energetico inferiore. Lo avresti mai detto? Mentre l’olio infatti è costituito quasi esclusivamente da grassi, la composizione del burro è suddivisa in 80% di grassi, 15% di componente acquosa e 5% di proteine e carboidrati, ovvero il lattosio. Una porzione media di burro, quella che dovrebbe essere consumata, è di circa 10 grammi, ovvero un cucchiaio raso di olio.
Spesso tendiamo a sostituirlo con prodotti che pensiamo siano più leggeri o comunque migliori. Ad esempio con burro chiarificato o di ghee che però non è migliore affatto. Questi tipi possono essere utili in caso di intolleranza o allergia al lattosio o le proteine del latte. In effetti il burro chiarificato è puro grasso poiché viene meno la componente acquosa, quindi meglio diminuire ancora di più la dose. Sicuramente comunque il burro non può essere eliminato del tutto né sostituito da olio.
La verità
Possiamo mangiare il burro quando siamo a dita? la risposta è si, senza esagerare ovviamente. Lo ricorda anche la dottoressa Jessica Falcone, biologa nutrizionista, che alla Gazzetta ha spiegato: “Gli acidi grassi a catena corta, come quelli del burro appunto, forniscono energia alle cellule intestinali. Proprio a livello intestinale avviene l’assorbimento dei nutrienti”.
Però aggiunge: “L’importante, però, è consumare sempre solo burro crudo, mai cotto: è più digeribile e mantiene le sue proprietà organolettiche e nutritive intatte. Si sconsiglia di utilizzarlo per cucinare, perché in quel modo si ossida e si altera”. Insomma, come sempre l’importante è non esagerare, possiamo mangiare di tutto ma in dosi contenute. Anche il burro.