Cibi a calorie negative: mangiandoli bruci più di quanto faresti a digiuno | Tutta la verità
Dimagrire mangiando con i cibi a calorie negative? Scopriamo tutta la verità, quali sono, se funzionano e cosa ne pensano gli esperti.
Hai sicuramente sentito parlare almeno una volta dei cosiddetti cibi a calorie negative, un miracolo della natura che ti permetterebbe di dimagrire mangiando.
In pratica alcuni alimenti avrebbero talmente poche calorie che mangiarli e digerirli richiede più energia di quanta ne apportino, permettendo quindi di dimagrire mangiando, appunto.
Ma sarà davvero così? O è solo una notizia senza fondamento? E cosa ne pensano gli esperti?
Scopriamo cosa c’è di vero dietro questa idea e quali sono i cibi in questione.
Cibi a calorie negative: quali sono
Ma esistono davvero cibi senza calorie? Proprio senza no, però certamente alcuni ne hanno in numero davvero irrisorio come ad esempio il sedano che ne apporta 20 ogni 100 grammi, o il finocchio, che ne apporta invece poche di più, 31 circa. E poi tra gli alimenti considerati a calorie negative troviamo le zucchine, la rucola, il cetriolo, i porri.
E fanno dimagrire? Davvero mangiandoli consumiamo più calorie di quante ne introduciamo? Secondo la nutrizionista Nicoletta Bocchino, intervenuta su La cucina italiana, in realtà nessun cibo apporta zero calorie per cui anche quelli che vengono etichettati come aventi appunto calorie negative, in realtà le contengono esattamente come tutti gli altri. Inoltre sottolinea che “parlare solo ed esclusivamente di calorie in tema di dimagrimento è oramai un concetto dal punto di vista scientifico, superato”.
La verità
La verità secondo la dottoressa è che si tratta di un concetto senza alcun fondamento elaborato negli anni trenta del secolo scorso e che al momento non vi è nessuna evidenza scientifica al riguardo. Insomma, spiega: “La quantità di energia che il corpo utilizza per elaborare gli alimenti ‘a calorie negative’ è veramente piccolissima. Visto che questi cibi sono per lo più ortaggi e verdure, composti quindi da carboidrati e piccolissime percentuali di grassi e proteine, è veramente minima. Quello che possiamo dire sugli alimenti a calorie negative è che consumarli non fa automaticamente perdere peso”.
A spiegare meglio il concetto arriva Nutrimi che ne parla scientificamente: “Le nozioni di biochimica ci vengono in aiuto per smentire questa ipotesi poiché sappiamo che la cosiddetta termogenesi indotta dalla dieta (TID), l’energia necessaria all’organismo per utilizzare e immagazzinare i nutrienti introdotti, è solo una percentuale dell’energia assunta con quell’alimento: è più elevata per gli alimenti ricchi di proteine (25-30%) e più bassa dove predominano glicidi (6-8%) e lipidi (3-4%), ma ad ogni modo non supera mai il valore calorico dell’alimento […] sembra difficile che il dispendio energetico indotto possa superare le calorie assunte”. Notizia falsa quindi, ma sicuramente mangiare verdure ricche di fibra male non fa.