Gonfiore dopo i pasti, ecco come combatterlo: questi rimedi sono infallibili
Alcuni alimenti risultano difficili da digerire e possono scatenare sintomi fastidiosi e dolorosi: evitiamoli per ritrovare il benessere
Per aiutare il processo digestivo dobbiamo innanzitutto masticare bene il cibo e mangiare lentamente: trangugiare in fretta e furia i pasti è una delle cause della difficoltà a digerire.
Nonostante una corretta masticazione, alcuni alimenti possono scatenare dei processi fermentativi che a loro volta portano a una produzione di gas eccessiva, che si traduce anche in gonfiore addominale.
Un esempio sono i legumi, ma ancora di più gli alimenti con un alto contenuto di pectina, fibre e cellulosa – ad esempio cipolla, broccoli, cavolfiori, verza, cime di rapa, asparagi, carciofi – oppure cibi insospettabili come quelli contenenti zuccheri semplici e complessi, dolcificanti artificiali e lieviti chimici.
Per ridurre l’insorgenza del gonfiore addominale dopo i pasti possiamo limitare questi alimenti ricchi di pectina e fibre, ma anche i cosiddetti FODMaP (Oligosaccaridi Disaccaridi Monosaccaridi e Polioli Fermentabili), ossia alcuni carboidrati.
Cosa sono i FODMaP e perché limitarli
Gli oligosaccaridi sono assorbiti in minima parte dall’intestino: il 99% di quelli che ingeriamo prosegue per il colon, dove fermentano soprattutto nelle persone con sindrome del colon irritabile. In questi casi è meglio stare lontani da alimenti come aglio, cipolla, asparagi, cavolo cappuccio e cicoria. Tra i disaccaridi invece il più problematico per la digestione è il lattosio. Chi soffre di colon irritabile dovrebbe limitare i latticini e prediligere il latte e i formaggi senza lattosio, i formaggi a pasta dura e stagionati.
Il fruttosio è uno dei monosaccaridi e si trova ad esempio nella frutta. Si stima che una persona su tre sperimenti gonfiore addominale dopo aver mangiato la frutta fresca. Se facciamo parte di quel terzo, è meglio evitare alcuni frutti: anguria, mela, pera, mango, pesca, albicocche e ciliegie. Anche i polioli sono zuccheri – ad esempio sorbitolo, xilitolo, maltitolo, mannitolo, molto usati nell’industria alimentare come dolcificanti – difficili da digerire: possono causare una eccessiva produzione di gas e gonfiore e dolore addominale, quest’ultimo caratteristico della sindrome dell’intestino irritabile.
Che tipo di dieta seguire per evitare il gonfiore addominale dopo i pasti
In caso di presenza di disturbi addominali e intestinali in seguito all’assunzione di FODMaP, per alleviare i sintomi è consigliabile seguire una dieta a basso contenuto di FODMaP, che migliora la situazione nel 75% dei casi.
Oltre ad evitare o limitare tutti o parte di questi alimenti – a seconda delle esperienza e dei sintomi personali – è buona pratica anche inserire nella dieta ad esempio il pesce ricco di omega-3, che riduce l’infiammazione delle pareti addominali, e i finocchi, che eliminano i gas intestinali.