Il tonno al naturale è più sano di quello con l’olio? Finalmente la verità
Il tonno in scatola è un alimento di facile reperibilità, buono e facile da usare. Ma meglio scegliere quello sott’olio o al naturale?
Il tonno in scatola è uno degli alimenti che non manca mai nella nostra dispensa. A lunga conservazione, è pratico e altamente versatile. Può infatti essere consumato da solo o abbinato ad altri ingredienti.
Per un primo sfizioso con solo l’aggiunta di qualche pomodorino, olive e capperi. Un secondo leggero con verdure, o ancora può essere trasformato in un gustoso polpettone, in una golosa crema per tartine e in mille altre ricette.
Vi è però un dubbio che può prendere al momento della scelta: meglio il tonno al naturale o quello sott’olio? Oggi poi c’è anche quello con solo una goccia di olio; che sia in barattolo o in vetro, la scelta è ardua.
Molti non sembrano avere dubbi e scelgono quello al naturale convinti che sia l’alternativa più sana. Ma è davvero così? Scopriamo la verità.
Tonno: meglio al naturale o sott’olio?
Al momento della scelta del tonno dobbiamo innanzitutto prediligere un tipo che abbia carne chiara e rosata poiché il colore più scuro indica una materia prima conservata molto a lungo o congelata. Quello in vetro in linea di massima è considerato migliore, ma anche quello nella classica scatoletta è un’alternativa valida purché abbia un aspetto compatto e non si presenti come una pastella, tutto sbriciolato, il che sarebbe indice di prodotto di qualità più bassa composto da residui di tagli di pregio. Attenzione, residui, non scarti.
Quello al naturale viene conservato nella sua acqua di cottura, e a livello calorico si mantiene più basso rispetto a quello all’olio. Infatti 100 gr di quest’ultimo sgocciolato apportano circa 200 calorie contro le 120 di quello al naturale. Scopriamo poi che il tonno all’olio contiene 8,21 g di grassi e 29 g di proteine mentre quello al naturale 0,82 g di grassi e 25,5 g di proteine. Ma allora qual è la scelta giusta?
La verità
Come detto il tonno al naturale viene conservato nella sua acqua di cottura ed è più leggero e senza grassi. Sembrerebbe quindi la scelta più ovvia se non fosse che per poter essere conservato viene aggiunto del sale, che notoriamente trattiene i liquidi e quindi accentua la ritenzione idrica. Su GreenMe il nutrizionista Flavio Pettirossi però afferma che “andrebbe comunque sciacquato per la presenza di sale utilizzato per la conservazione e che può quindi dare ritenzione idrica o problemi se si soffre di ipertensione”.
Se invece scegli il tonno sott’olio molto meglio puntare su quello evo che sarà sicuramente un prodotto qualitativamente più alto. Quindi non esiste una risposta netta, l’importante è sempre non esagerare e variare, magari scegliendo uno o l’altro a rotazione.