L’alloro fresco è tossico? Tutta la verità che in pochi conoscono
L’alloro è così diffuso nell’area mediterranea che è entrato a far parte della nostra cucina tradizionale in molti piatti
Pianta dal fascino antico che ha storicamente assunto importanti significati metaforici, per la cultura greco-romana l’alloro è stato simbolo di gloria e potenza.
Nella Roma imperiale le corone di alloro che adornavano il capo delle alte cariche militari – oltre che degli imperatori – erano segno di onorificenza suprema.
Dai tempi antichi ai giorni nostri la pianta ha custodito inalterato il suo significato più profondo; oggi la parola laurea deriva proprio da ‘lauro’, l’alloro latino.
Dal punto di vista botanico, l’alloro è un arbusto piuttosto particolare: è molto longevo e può sfiorare altezze anche di venti metri, ma cresce con estrema lentezza. Le sue foglie sono inconfondibili, con la parte superiore caratterizzata da uno strato ceroso che protegge la pianta dalla calura estiva tipica di tutta l’area mediterranea. A mano a mano che crescono, le foglie diventano sempre più verde scuro, contrastando con il verde chiaro di quelle appena nate.
L’alloro nel Mediterraneo e nella sua cucina
Il lauro è una pianta è originaria dell’Asia minore, ma oggi si può dire sia diventata a tutti gli effetti una delle piante più distintive della macchia mediterranea. Roma è piena di alloro da tutte le parti, ce n’è talmente in abbondanza che è spesso usato come siepe nei parchi e nei giardini. Nelle zone costiere invece vive in simbiosi con il leccio, offrendo quegli scorci paesaggistici frequenti nelle vacanze sul mar Mediterraneo.
In cucina si usa per insaporire il brodo, sia di carne sia di verdure, in zuppe e minestre di legumi e verdure, nelle carni arrosto o stufate e nel pesce.
Le proprietà dell’alloro
La pianta ha molti usi, non solo culinari: a renderla un vero toccasana sono gli oli essenziali che conferiscono proprietà antisettiche, antiossidanti e digestive. È una fonte di acido folico, vitamina C e A e del gruppo B. Le foglie contengono anche sali minerali come potassio, ferro e calcio. L’alloro è noto per le sue proprietà astringenti, diuretiche e stimolanti dell’appetito. L’acido laurico presente nelle foglie funge da repellente naturale per insetti e parassiti. I componenti dell’alloro sono utilizzati nella produzione di medicinali per artrite, bronchite e mal di testa. Inoltre l’infuso di foglie ha proprietà digestive e può essere usato a freddo per disinfettare la bocca.
L’alloro comune (laurus nobilis) non è velenoso né tossico, sia che si utilizzino le foglie fresche sia secche. Attenzione però a non confondere l’alloro con altre piante tossiche, come il lauroceraso o l’oleandro. Il lauroceraso contiene acido cianidrico (cianuro) ed è molto pericoloso se ingerito. L’oleandro è altamente tossico e può essere riconosciuto per i suoi maestosi fiori e per il lattice di colore chiaro che fuoriesce quando si stacca una foglia.