Questa spezia è un potente antiossidante, antimicrobico e detossinante: devi assolutamente averla in dispensa
Oggi le spezie sono facilmente accessibili e utilizzate per creare i piatti più disparati. Non vanno sottovalutate le loro proprietà benefiche
Le spezie sono diffuse in tutto il mondo e ogni paese ha le sue predilette. In Italia quelle più tradizionalmente usate in cucina sono il peperoncino e il pepe, lo zafferano, la noce moscata, l’anice e i chiodi di garofano.
In Asia la diffusione delle spezie è oggettivamente più marcata; la cucina indiana ne è un esempio lampante ed è rinomata per i suoi piatti molto speziati, in cui addirittura più spezie si mescolano fra loro per un risultato finale a volte esplosivo, soprattutto per i palati meno abituati.
Oltre ad essere apprezzate per conferire sapori e aromi inconfondibili alle pietanze, le spezie regalano anche numerosi benefici per la salute, conosciuti già nell’antichità.
Nel corso dei secoli le spezie hanno acquisito un grande valore anche commerciale, diventando uno dei prodotti di scambio più ambiti in molti luoghi, come lungo la famosa Via della Seta che univa Oriente e Occidente.
Come usare la curcuma
Tra le spezie, la curcuma ha proprietà straordinarie. Dal colore giallo dorato o arancione e con un profumo intenso, la curcuma è originaria dell’India, dove da secoli è impiegata nella medicina tradizionale ayurvedica grazie alle sue proprietà curative. È anche un ingrediente essenziale per la preparazione del curry.
La possiamo introdurre nella nostra alimentazione in diversi modi: per insaporire zuppe e minestre, pesce e carne, in piatti di riso e verdure, nei frullati e assieme al latte di mandorla o al tè. Dal momento che il suo sapore è abbastanza deciso, va usata con moderazione.
I benefici della curcuma
La curcuma apporta numerosi benefici alla salute. Protegge dalle infezioni e inibisce la crescita di vari tipi di batteri, virus e funghi. Contiene varie sostanze antiossidanti tra cui la curcumina, un antiossidante molto potente che aiuta a ridurre l’infiammazione e il rischio di malattie croniche, oltre ad avere effetti benefici sul cervello: protegge le cellule cerebrali dai danni ossidativi e dell’infiammazione, diminuendo il rischio di disturbi neurodegenerativi come l’Alzheimer e il Parkinson. L’azione antinfiammatoria della curcuma va a beneficio anche della salute cardiovascolare, prevenendo l’accumulo di placche nelle arterie; inoltre regola i livelli di colesterolo nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiache.
Inoltre è anche una spezia detossinante poiché stimola l’attività del fegato – favorendo una migliore digestione dei grassi – e dei reni e contribuisce a eliminare le tossine: si può dire che la curcuma aiuta il fegato nel processo di disintossicazione e supporta la funzione digestiva, riducendo disturbi come il gonfiore addominale e la dispepsia e proteggendo la mucosa gastrica.