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L’acqua del rubinetto determina la comparsa di calcoli renali? Facciamo chiarezza finalmente

L’acqua-ifood (foto pixabay)

Quanto è sicura l’acqua del rubinetto? È vero che fa venire i calcoli renali? Scopriamo la verità su questa convinzione. 

Molti italiani consumano solo acqua in bottiglia perché convinti che quella del rubinetto non faccia bene e addirittura provochi i calcoli renali.

Ben il 62% delle famiglie italiane infatti preferisce utilizzare questo tipo tanto che siamo il Paese europeo che ne consuma di più, con circa 210 litri pro-capite all’anno. Quasi il doppio della media europea di circa 105 litri .

Ma è vero che quella in bottiglia è migliore? Cosa scorre davvero nei tubi delle nostre case?

Proviamo a fare chiarezza sul tipo di acqua che esce dai nostri rubinetti e se è vero che faccia male, come molti sono convinti.

I calcoli renali

Innanzitutto cosa sono i calcoli renali? Si tratta di formazioni, simili a sassolini, composte da ossalato di calcio, che compaiono nei reni quando le sostanze contenute nell’urina non vengono smaltite del tutto e si solidificano. Questi sassolini restano nei reni ma possono anche spostarsi e una volta raggiunta la vescica venire espulsi se di dimensioni ridotte.

Come ci accorgiamo di averli? Possono portare alla dolorosissima colica renale con forti dolori al fianco, vomito e sangue nelle urine. Ed è l’acqua a formarli? In realtà pare si tratti di una predisposizione che può anche essere familiare.

L’acqua del rubinetto-ifood (foto pixabay)

L’acqua del rubinetto fa male?

Se i calcoli renali sono composti da ossalato e fosfato di calcio, e l’acqua contiene carbonato di calcio, si può capire che non è questa a provocarli poiché si tratta di elementi chimici diversi. Quindi la risposta è no, l’acqua del rubinetto non provocai calcoli renali, anche se ha un  residuo fisso alto. Il calcio contenuto nell’acqua del rubinetto non determina la comparsa dei calcoli renali.

Non c’è nessuna evidenza scientifica che confermi questa teoria, anzi al contrario alcuni studi hanno dimostrato che le acque ricche di calcio aiutano addirittura nella prevenzione di questi, e che ad aumentare il rischio di un loro sviluppo c’è proprio la carenza di questo minerale. Possiamo allora bere in tutta tranquillità dal nostro rubinetto. Le nostre acque sono considerate tra le più sicure e controllate. Lo afferma anche l‘Istituto Superiore della Sanità: “È una falsa convinzione pensare che bere l’acqua del rubinetto, anche quella ad elevato residuo fisso, vale a dire ricca di sali di calcio e magnesio, possa favorire la formazione di calcoli renali. La concentrazione di calcio presente nell’acqua potabile di casa non provoca un aumento di calcoli renali”.

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Nunzia G.