Se mangi poco e non dimagrisci la colpa potrebbe essere di questa patologia: colpisce tantissime persone
Quando ci mettiamo a dieta e seguiamo un regime ipocalorico, ci aspettiamo di cominciare a perdere peso dopo un po’ di tempo
Se quando seguiamo una dieta il peso rimane invariato nonostante gli sforzi e le rinunce, è normale domandarci il motivo di questo insuccesso e interrogarci sull’efficacia della dieta che stiamo seguendo.
Il problema però potrebbe non essere la dieta in sé. Un’ipotesi potrebbe essere il fatto di sottostimare le calorie che consumiamo complessivamente nell’arco della giornata.
Se l’apporto calorico è adeguato, la causa della mancata perdita di peso potrebbe essere il metabolismo rallentato, che causa un minor consumo di calorie a riposo e compromette quindi il processo di dimagrimento.
Il metabolismo lento può anche essere causato da un’alimentazione non equilibrata: una dieta ipocalorica carente di nutrienti essenziali come proteine, fibre, vitamine o minerali risulta squilibrata e ostacola la perdita di peso.
Possibili cause di un mancato calo di peso
Anche lo stress cronico e la mancanza di sonno possono influire in maniera negativa sul processo di dimagrimento.
Lo stress aumenta il cortisolo, ormone che stimola l’appetito e per giunta favorisce l’accumulo di grasso addominale, mentre la carenza di sonno aumenta la sensazione di fame e influenza il metabolismo e la regolazione degli ormoni coinvolti nel controllo del peso.
Problemi legati agli ormoni che impediscono il dimagrimento
La mancata perdita di peso può essere dovuta anche a problemi di salute come l’ipotiroidismo o altri disturbi ormonali, oppure a un’insulino resistenza, che si verifica quando l’organismo non risponde normalmente all’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che regola i livelli di zucchero nel sangue. L’insulina consente alle cellule di assorbire il glucosio e utilizzarlo come fonte di energia, ma in una condizione di insulino resistenza i livelli di zuccheri nel sangue aumentano e di conseguenza il corpo tende a immagazzinare il glucosio in eccesso come grasso anziché bruciarlo come energia.
L’insulino resistenza inoltre influenza il senso di fame e di sazietà: chi ne è affetto può sperimentare una fame intensa anche poco tempo dopo aver mangiato, costringendo a spuntini spezzafame frequenti. In questi casi, è bene evitare alimenti ad alto indice glicemico come zuccheri raffinati, dolci e bevande zuccherate, mentre sono preferibili i cereali integrali, i legumi e le verdure, che aiutano a mantenere i livelli di zucchero nel sangue più stabili, evitando picchi e cali improvvisi.