Cosa significa ‘senza zuccheri aggiunti’? Non farti ingannare: c’è qualcosa che devi sapere
La dicitura “senza zuccheri aggiunti” alcune volte può ingannare. Ecco la verità che bisogna conoscere.
Conoscere le componenti degli alimenti è di estrema importanza. Non solo se si vuole seguire una dieta sana ed equilibrata, ma anche per non esser tratti in inganno” da etichette o diciture – come “senza zuccheri aggiunti” – che possono fuorviare l’acquisto di un prodotto.
Anche per questo, fare una spesa consapevole, è fondamentale. Ad esempio, quante volte sugli scaffali si trovano prodotti con la seguente scritta: senza zuccheri aggiunti e non si capisce in realtà qual è il suo significato?
Cascare quindi in inganno è davvero facile. Ma, con la giusta informazione, gli alimenti che vengono riposti sugli scaffali e nel frigorifero delle case, saranno il frutto di una spesa fatta ad hoc e giusta per la propria alimentazione.
Una delle prime cose da conoscere, infatti, è se le etichette che vengono riportate sui prodotti presentano l’alimento per come è o nascondono dei messaggi fuorvianti.
L’importanza delle etichette
Le etichette dei prodotti alimentari forniscono informazioni importanti sul contento, gli ingredienti e le caratteristiche nutrizionali di quello che si sta per acquistare.
Ma, alcune diciture, come “senza zuccheri aggiunti” mandando un messaggio non del tutto veritiero al consumatore. Queste strategie di marketing vengono messe in campo da produttori, dell’industria alimentare che hanno come obbiettivo quello di rendere i loro prodotti più “attraenti”. Ecco come riconoscere un alimento senza zuccheri aggiunti o no.
Gli zuccheri aggiunti nei prodotti: la verità da conoscere
Prendiamo in esempio dei semplici plumcake che si trovano in qualsiasi supermercato. Quello che colpisce, a vista d’occhio, il consumatore è la dicitura “senza zuccheri aggiunti”, quindi senza verificare, li compra e li porta a casa. Un’altra persona, informata sui possibili messaggi fuorvianti vede lo stesso prodotto, legge la stessa dicitura ma si informa sulle componenti del prodotto.
Gli zuccheri ci sono, ma hanno altri nomi diversi da quello di “zucchero”. Nel caso dei plumcake molto volte può esserci scritto maltitolo o sciroppo di maltitolo, che derivano dall’amido di mais o dal grano. Il maltitolo ha un po’ meno calorie dello zucchero tradizionale – il saccarosio – ma comunque ne ha. Una differenza che bisogna conoscere per evitare di comprare prodotti ‘sbagliati’ o che portino il consumatore ad acquistare con un messaggio non del tutto vero. Solo leggendo attentamente le etichette, e conoscendo le composizioni dei prodotti, si può verificare davvero se quello che si sta comprando può esser sano oppure no.