Baccalà troppo salato? Puoi dissalarlo in poche mosse: non perderai più tempo
Se il sapore del baccalà vi rimane troppo acuto o a dir poco salato. Ci sono delle semplici mosse che vi aiuteranno a risolvere il problema velocemente. Ecco cosa fare.
Il baccalà è un alimento che ha una lunga storia e tradizione, particolarmente radicata in alcune regioni costiere dell’Europa. La parola “baccalà” deriva dal termine norvegese antico “bakkeljau”, che significa “pesce secco”.
In Italia, questo tipo di pesce è particolarmente popolare nelle regioni costiere come Liguria, Campania, Sicilia e Sardegna. Ovviamente ogni regione ha la propria tradizione e specialità: il baccalà può esser cucinato in tantissimi modi diversi.
Oggi, il baccalà, oltre a trovarsi in tante parti d’Italia, è disponibile ovunque grazie alle versioni congelate, che rendono più semplice la sua conservazione e preparazione. Tuttavia, molti amanti della cucina tradizionale preferiscono ancora il baccalà salato e essiccato per la sua autenticità e per il suo sapore unico.
È anche vero che può risultare davvero troppo salato e questo può ‘rovinare’ alcune ricette. Ma, grazie a delle semplicissime mosse si può rimediare velocemente e dissalarlo in semplici step.
Perché prediligere il baccalà
Il baccalà offre diversi benefici per la salute, grazie alle sue composizioni nutrizionali. È infatti ricco di proteine di alta qualità, essenziali per la crescita e il ripristino dei tessuti corporei. Le sue proteine aiutano anche a mantenere la sensazione di sazietà ed a regolare il metabolismo.
Essenziali per il nostro organismo sono anche gli acidi grassi omega-3: il baccalà i possiede e servono a migliorare la funziona cognitiva e a sostenere la salite del sistema cardiovascolare. Queste sopraelencate sono solo alcuni dei benefici del baccalà e, se si vuole rinunciare a questo tipo di pesce per il suo forte sapore, ci sono dei trucchetti che vi possono aiutare.
Come dissalarlo
Trovandolo spesso sotto sale occorre dissalarlo eliminando lo strato in superficie che ricopre il pesce. Si consiglia infatti di immergere i filetti in acqua fresca per almeno 24/48 ore, a secondo delle sue dimensioni.
E’ vivamente consigliato di cambiare l’acqua ogni 6 ore. Alla fine dell’ammollo il baccalà sarà ben ammorbidito e pronto per essere cucinato e gustato. Un’altra alternativa, per far si che risulti meno salto, è il vecchio metodo ‘delle nonne’: riporre il baccalà sotto un filo di acqua corrente. Sicuramente quest’ultima alternativa è meno ecologia della prima ma comunque sempre efficacie. Con questi semplici trucchetti si può cucinare il pesce in modo creativo, veloce e super gustoso.