Il tiramisù è bello, ma quello di Cracco è meglio: la ricetta dello chef che sbaraglierà le regole della cucina
Com’è il tiramisù di Carlo Cracco? Buono, diverso, ricco. Prova la ricetta dello chef stellato, difficilmente tornerai indietro.
Il tiramisù è uno dei dolci più noti e golosi della pasticceria italiana. Conosciuto in tutto il mondo, la consistenza morbida e vellutata, è il dolce al cucchiaio per eccellenza.
La ricetta originale prevede pochi ingredienti, ma le rivisitazioni sono diverse. Non solo caffè, ma anche frutta: hai mai assaggiato quello alle fragole? E poi ancora alla nocciola, al limoncello, persino al cioccolato. E ovviamente non può mancare la versione light. C’è solo l’imbarazzo della scelta, sono tutte da provare.
Nato nella seconda metà dell’800 con il nome di Sbatudin, la ricetta originale dei contadini di Treviso prevedeva solo tuorlo d’uovo e zucchero, ai quali poi a piacere si poteva aggiungere panna, cacao, caffè. Un ricostituente, in pratica.
Poi siamo arrivati al nostro dolce, per il quale i puristi indicano savoiardi, caffè, uova, zucchero, mascarpone e cacao. Ma hai mai provato quello di Carlo Cracco? In cosa differisce da quello tradizionale? Andiamo a scoprirlo.
Il tiramisù di Carlo Cracco
Carlo Cracco è uno dei più noti chef che i più hanno conosciuto grazie alle sue apparizioni televisive, prima tra tutte MasterChef. In Italia possiamo gustare le sue specialità in due ristoranti entrambi a Milano. Il Ristorante Cracco e il Carlo e Camilla in segheria, un nome particolare per richiamare la coppia reale inglese e associarla a qualcosa di rustico. Nasce infatti davvero in un’ex segheria del 1929 di proprietà dei nonni dello chef.
I suoi piatti sono spesso delle rivisitazioni dei classici, e hanno fatto gridare allo scandalo quelli che non transigono sugli ingredienti. Così come il suo tiramisù. Cosa ha di diverso?
Le differenze
Il tiramisù che Carlo Cracco propone nei suoi locali prevede l’aggiunta della panna. Ma c’è un motivo, e lo ha spiegato quando la questione è stata sollevata: “La nostra non è una pasticceria casalinga, quindi la forma deve essere perfetta, per cui la panna ci vuole. Alla pasticceria in Galleria Vittorio Emanuele si serve come dolce in porzione e se non ci metti la panna si affloscia. Tutto qui”.
Con savoiardi fatti in casa e cioccolato di tre diverse varietà, oltre alla panna, si usa anche la colla di pesce. Vuoi farlo anche tu? Nella crema al mascarpone aggiungi anche la panna e la colla di pesce, e a parte prepara un cremoso al cioccolato e caffè, da alternare negli strati. Prepara un’infusione con mezzo litro di latte e 200 gr di caffè in chicchi, filtra e aggiungi 100 ml di caffè espresso. Porta a bollore e miscela a 100 gr di tuorlo amalgamato con 160 gr di zucchero. Sminuzza 387 g cioccolato Manjari 64%, 83 g cioccolato Abinao 85% e 200 g cioccolato Orelys 35% e sciogli nella crema alla quale aggiungerai 5 gr di colla di pesce ammollata. Copri, fai riposare in frigo per una notte e prepara il tuo tiramisù alla Cracco.