Frutta acerba o matura, questo è il dilemma: ti spieghiamo noi quale preferire e come mangiarle
Cosa si deve prediligere fra la frutta acerba e quella matura? Questo è quello che abbiamo scoperto. Rimarrete tutti a bocca aperta.
La frutta è in assoluto uno dei cibi da preferire in quasi tutte le diete alimentari. Ma sappiamo realmente perché? Oltre ad essere ricca di vitamine, di minerali e di antiossidanti, contiene anche tantissime fibre alimentari.
La frutta, infatti, è una buona fonte di fibre che aiuta il transito intestinale promuovendo la corretta eliminazione dei rifiuti dal corpo e prevedendo problemi come la stitichezza, ma non solo.
Tantissimi tipi di frutta contengono una buona percentuale di acqua. La corretta idratazione è infatti essenziale per un buon funzionamento del proprio organismo.
Quindi, quello che c’è da chiedersi, conoscendo le proprietà della frutta è solo una cosa ed anche importantissima: è meglio consumarla acerba o matura? La risposta è abbastanza articolata ma, conoscere la verità, vi potrà sicuramente aiutare.
Quando mangiare la frutta
E’ sempre un buon momento per consumare la frutta. Essa infatti può essere consumata in qualsiasi momento della giornata. Come spuntino: mangiata fra i pasti principali può ricaricare ‘le batterie’ del nostro organismo. A colazione: accompagnata da uno yogurt, un cereale, il porridge.
Ma non solo. La frutta è ottima anche durante i pasti principali e prima di fare attività fisica. Insomma, variare la dieta giornaliera con la giusta quantità di frutta porta degli ottimi benefici. Come e quando consumarla? Ecco se preferire quella acerba o quella matura.
Frutta acerba o matura?
A differenza della frutta acerba, quella matura contiene una percentuale più alta di saccarosio e fruttosio. Questi due elementi permettono alla frutta di risultare più dolce e saporita. La frutta matura, contendendo più fruttosio, ha anche un maggior numero di calorie ed incide sui valori di glicemia: per questo viene spesso sconsigliata a coloro che soffrono di diabete. Questa però permette una maggiore digestione, anche se per il fruttosio, si rischia la fermentazione nello stomaco.
La frutta acerba tende ad avere un sapore più aspro e quindi meno dolce. Però, a differenza di quella matura, ha un altro vantaggio: quello di avere un alto contenuto di sali minerali – che durante la maturazione tendono a perdersi -. Fra le altre cose, la frutta acerba, si può prediligere per scopi culinari: preparare delle marmellate, delle salse… Insomma, la conclusione non è univoca: si deve prediligere quella matura o no? La risposta varia in base alle esigenze di ognuno di noi. Questo è dovuto dal nostro organismo.