Parmigiana, non rinunciarci per le calorie: rendila light e le tue papille gustative (e la bilancia) ringrazieranno
La parmigiana è un piatto gustoso e saporito, ma molti vi rinunciano per paura di ingrassare. Ecco i trucchi per renderla light e mangiarla senza sensi di colpa.
La parmigiana, croce e delizia del palato. Un piatto probabilmente tra i più gustosi, ma a cui purtroppo molti rinunciano per paura di eccedere nelle calorie.
In effetti che sia impanata o no, la vera parmigiana andrebbe fritta, e in tanti storcono il naso a sentire il suo metodo di cottura ritenuto troppo calorico.
Ma esistono diverse varianti che rendono possibile gustarla senza troppi sensi di colpa, e senza che a perderci sia il gusto. La parmigiana light è una realtà, non un sogno.
Vediamo con pochi piccoli accorgimenti come rendere più leggero questo piatto e fare in modo che vada d’accordo anche con la bilancia.
Parmigiana light: gli ingredienti e i trucchi
Innanzitutto partiamo col dire che la parmigiana può essere preparata anche con le zucchine, oltre che con le melanzane come da prassi. È solo una questione di gusto, ma bisogna avere l’accortezza di lasciarle asciugare un po’ di più poiché sono più ricche di acqua. Gli altri ingredienti restano più o meno gli stessi.
Vediamo dunque di cosa abbiamo bisogno. Un paio di melanzane o 3-4 zucchine, seguendo il vostro gusto; mezzo litro di passata di pomodoro, aglio, basilico, olio evo e parmigiano. Come rendere light questo piatto senza perderne in gusto? Semplice, se evitiamo di friggere l’ingrediente principale daremo un bel taglio alle calorie. Come cuocere allora le melanzane per preparare la parmigiana light? Grigliandole su una piastra in ghisa o, volendo, anche in una padella antiaderente, dove non ci sia bisogno di aggiungere altro olio. Inoltre un altro trucchetto è quello di sostituire la mozzarella con soltanto una spolverata di parmigiano.
La preparazione e le origini
Per preparare una perfetta parmigiana light dopo aver soffritto un paio di spicchi di aglio lasciandoli solo imbiondire, toglierli e cuocere la passata di pomodoro condita con un po’ di sale, il basilico e l’ olio evo. Nel frattempo tagliare a fette spesse circa mezzo centimetro le melanzane e grigliarle. Infine disporre su una pirofila a strati, partendo dal pomodoro e terminando con una spolverata di formaggio. Infornare a 180° per una mezz’ora.
Ma da dove viene questo piatto? A contendersene la nascita sono l’Emilia Romagna, la Sicilia e la Campania. Se da un lato infatti la parola “parmigiana” ricorda la città emiliana, potrebbe anche riferirsi alla “parmiciana”, la persiana siciliana, i cui listelli ricordano gli strati che compongono il piatto. Mentre nel libro Cuoco Galante, scritto dal cuoco Vincenzo Corrado nel 1733, ne viene descritta una prima versione, con l’utilizzo però di zucchine, burro e parmigiano. Successivamente nel libro di un altro cuoco napoletano, Ippolito Cavalcanti, del 1839, viene descritta la parmigiana come la conosciamo oggi, ma senza parmigiano.